A- A+
Cronache
Assicurazione a delinquere. Confessioni di un insider

La scheda di ASSICURAZIONE A DELINQUERE di Massimo Quezel - CHIARELETTERE

È la prima volta che un ex manager assicurativo, oggi tra i più affermati esperti d’infortunistica in Italia, racconta tutto: segreti, trucchi, bugie di una lobby potentissima. Un business gigantesco costruito sulla pelle delle persone. Con questa testimonianza dall’interno che lascia sgomenti, Massimo Quezel rompe finalmente il silenzio assordante prodotto da un’informazione falsa e paludata, imbastita a suon di campagne pubblicitarie milionarie.

La verità è un’altra. Otto volte su dieci le compagnie non riconoscono il giusto risarcimento. I costi delle polizze sono i più cari d’Europa perché devono anche coprire inefficienze e comportamenti scorretti delle assicurazioni. Esiste un ente di vigilanza che ogni anno commina multe per milioni di euro alle compagnie. Il mantra delle assicurazioni è “il miglior guadagno è il risparmio”. Peccato che dietro quel risparmio ci siano persone vittime di gravi incidenti stradali, pazienti costretti a convivere con lesioni permanenti a causa di trattamenti sanitari errati e molto altro.

Dopo vent’anni di esperienza sul campo, Quezel mette a disposizione del lettore un patrimonio unico di conoscenze, casi e storie, svela i dieci comandamenti da osservare per non essere fregati, racconta le trattative che ha affrontato e le battaglie che ha combattuto. Questo libro è uno strumento unico e imprescindibile per difendersi da trucchi e abusi

LEGGI L'ESTRATTO (per gentile concessione di Chiarelettere)

Finché paghi, tutto bene

Sono vent’anni che, di mestiere, combatto contro le assicurazioni. Ho assistito migliaia di danneggiati bisognosi di aiuto. I miei avversari, i liquidatori, sono le persone che detengono i cordoni della borsa e che decidono se, quando e quanto tu, sfortunata vittima di un incidente, devi essere risarcito. Il modo migliore per combattere e vincere un nemico è aver militato nel suo esercito e averne conosciuto punti di forza e lati deboli. Ebbene, lo confesso, ho anche fatto il liquidatore per più di dieci anni, quindi so bene di cosa sto parlando. Le assicurazioni mi temono perché conosco alla perfezione tutti i loro trucchi. Questo libro, lo so, le farà molto arrabbiare. Tutti noi paghiamo almeno un’assicurazione: sull’auto, sulla vita, sul lavoro, i figli, la malattia, gli infortuni. Ogni cittadino italiano deve onorare il proprio debito con la compagnia che ha scelto. Il valore che produce il mercato dell’insicurezza «assicurata» è immenso, ben superiore a quello generato dalle banche. All’inizio del 2015, in soli tre mesi, una delle principali compagnie assicurative italiane ha dichiarato utili per 682 milioni di euro. «Ben oltre le attese» hanno riportato i giornali. Intanto, però, i costi delle polizze non accennano a diminuire e sono i più cari d’Europa.

Perché? Secondo i dati diffusi dall’Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici), sempre nella prima metà del 2015 i premi assicurativi pagati complessivamente dai cittadini italiani hanno fatto registrare un secco più 10 per cento, dopo che alla fine del 2014 la raccolta premi, pari a 150 miliardi di euro, era già cresciuta del 21 per cento rispetto all’anno precedente. Un fiume di soldi, mentre tutt’intorno l’economia nazionale boccheggia. Dagli anni Novanta a oggi i costi per l’assicurato sono aumentati del 245 per cento, a fronte di un netto e documentabile calo dei sinistri e dei risarcimenti. Nel 2013 l’utile generato dal settore assicurativo ha superato i 5 miliardi di euro. Nessun segno di crisi, anzi.

L’Antitrust parla di «un mercato con debole tensione competitiva», pieno di cartelli e fusioni che determinano una scarsa concorrenza. Se si confrontano i costi delle polizze italiane con quelli degli altri paesi europei, il divario appare lampante. Nel Regno Unito, ad esempio, il costo medio della cosiddetta Rc auto obbligatoria è di 643 euro all’anno; in Francia di 650 euro; in Spagna di 630; in Italia di 1250. Nel nostro paese, non a caso, quasi il 9 per cento delle auto che circolano ogni giorno sulle strade risulta privo di assicurazione e il numero è in aumento pressoché costante, almeno dal 1994, anno in cui è entrata in vigore la normativa sulla liberalizzazione delle tariffe. Ma da quali voci è composto il costo delle polizze che paghiamo? Lo racconteremo più avanti, smascherando, per la prima volta, i trucchi del mestiere delle compagnie, non sempre a beneficio di assicurati e danneggiati.

A molti sfugge l’abissale differenza tra le suadenti promesse delle assicurazioni – ciò che esse raccontano negli spot televisivi e nelle migliaia di pubblicità che invadono strade, treni, autobus, metropolitane – e la triste realtà dei risarcimenti, quando cioè tocca alle compagnie dover onorare l’impegno firmato. In altre parole, la discrepanza tra la maschera da benefattrici che indossano e il loro vero volto. Quelle che raccontiamo sono storie che poco o nulla hanno in comune con il ritratto idealizzato della famiglia felice a passeggio in riva al mare, finalmente tranquilla dopo aver stipulato un contratto con una delle tante compagnie assicurative. Questo libro intende anzitutto colmare un vuoto e rompere il silenzio assordante prodotto da quell’informazione paludata, rassicurante e univoca diffusa dallo strapotere delle assicurazioni. Un’informazione falsa e inaccettabile.

 

massimoquezel
 

Massimo Quezel (1965), imprenditore da sempre, svolge l'attività di consulente in infortunistica dal 1997 quando, dopo essere rimasto vittima di un grave incidente stradale, ha imparato a sue spese cosa significa confrontarsi con il complesso mondo assicurativo e del risarcimento del danno, rendendosi conto della fondamentale necessità di ricevere una assistenza seria e qualificata in tali situazioni. Dopo un periodo di studio intenso della materia decide di intraprendere la professione di patrocinatore stragiudiziale e ben presto matura la consapevolezza che, per potersi confrontare alla pari con i colossi assicurativi, è necessario organizzarsi in una struttura forte a livello nazionale. Ebbe così l'intuizione di trasferire e condividere con altri imprenditori in tutta Italia il suo progetto, fondando nel 1998 il primo franchising di studi dedicati alla tutela dei diritti dei danneggiati. Sempre nel 1998 inizia una esperienza decennale come liquidatore assicurativo per una nota compagnia estera.

La storia imprenditoriale di Quezel si può riassumere in tre momenti fondamentali: una esigenza concreta, ovvero la necessità di gestire il proprio risarcimento, ha determinato la nascita di una vera passione per il settore, che ben presto è divenuta la sua professione.

Formatore per la rete di studi appartenenti al franchising Studio Blu Responsabilità & Risarcimento, del quale è fondatore e presidente, Quezel ha la possibilità di confrontare quotidianamente la propria esperienza con quella di oltre 100 professionisti operativi in tutta Italia, consolidando pertanto competenze a 360 gradi nel settore del risarcimento danni oggi tra i più affermati esperti d’infortunistica in Italia.

Da sempre sensibile e attento a questioni che riguardano la tutela dei cittadini nei confronti dei poteri forti, ha individuato irregolarità su operazioni bancarie segnalandole a testate giornalistiche e innescando inchieste giudiziarie con risultati clamorosi a livello nazionale.

Il suo indirizzo mail è massimo@infortunisticablu.com.

Il suo sito personale è www.massimoquezel.it.

Tags:
assicurazione
Iscriviti al nostro canale WhatsApp





in evidenza
La scollatura a V di Elodie incanta il Festival di Cannes 2024

Guarda le foto

La scollatura a V di Elodie incanta il Festival di Cannes 2024


in vetrina
La voce di Robert De Niro nello spot elettorale di Biden: "Trump è un dittatore, vuole vendetta". VIDEO

La voce di Robert De Niro nello spot elettorale di Biden: "Trump è un dittatore, vuole vendetta". VIDEO





motori
Alpine, cresce la gamma A110, con le nuove A110, A110 GT e A110 S

Alpine, cresce la gamma A110, con le nuove A110, A110 GT e A110 S

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.