A- A+
Cronache
Bologna: festini, coca e baby prostitute, "Cavazza adescava ragazze per sesso"

"Grazie a Luca Cavazza io ho avuto modo di conoscere Bacci" e gli altri indagati." Io chiaramente ero la più giovane del circuito stretto di Cavazza al Paladozza e lui, io ne ero consapevole, mi utilizzava per accedere a delle feste dove si sarebbe consumata coca, per assumerne lui gratuitamente e poi offrire me per attività sessuale di gruppo. Io accettavo perché volevo la coca". E' il racconto, così come si legge nell'ordinanza della Procura di Bologna, della 17enne dalla cui denuncia è partita l'operazione 'Villa Inferno' che ha scoperchiato un mondo di festini a luci rosse e droga in cui sono state coinvolte anche due minorenni.

Festini Bologna, ordinanza: "Cavazza individuava le ragazze per sesso, modalità quasi professionali"

"Cavazza aveva il compito, e lo svolgeva continuativamente, di individuare giovani donne da avviare alla  prostituzione, ovvero da condurre nei luoghi ove tale attività di prostituzione si consumava, in cambio di cocaina. Tale attività veniva compiuta con modalità quasi professionali da parte del Cavazza, attesa anche la sua possibilità di continui contatti anche nell'ambiente sportivo dei tifosi della locale squadra di pallacanestro della Virtus Bologna dal medesimo frequentato, e la sua condizione di utilizzatore di sostanza stupefacente che evidentemente lo poneva nella continua necessità di reiterare le condotte". Così nell'ordinanza della Procura di Bologna, il gip Letizia Magliaro descrive il ruolo di Cavazza, uno degli otto indagati nell'ambito dell'operazione 'Villa Inferno'.

"Per il Cavazza - spiega - l'intensità del dolo, il collegamento con una molteplicità di soggetti in grado di avere relazioni sessuali con giovani donne in cambio di sostanze stupefacenti fanno ritenere non soltanto elevato pericolo di reiterazione, ma che il medesimo risulta contrastabile soltanto con misura cautelare detentiva, che può essere individuata negli arresti domiciliari".

La 17enne 'reclutata' da Cavazza per i festini a base di droga e sesso racconta: "Nel 2019, ho cominciato a frequentare assiduamente la curva della Virtus Basket al Paladozza. Nell'ambiente della Virtus sono stata incuriosita dalla leadership da Cavazza, personaggio noto che coordina il tifo con il megafono. Proprio Luca, una sera di ottobre, mi ha convinta a seguirlo a casa di alcuni tifosi della Virtus, in particolare ricordo il nome del proprietario che si chiamava Bacci che aveva una casa molto bella fra Pianoro e Rastignano. Arrivati a casa di Bacci, io avevo già appreso da Cavazza che ci saremo fatti una 'fattanza', cioè Bacci ci avrebbe dato della coca. Infatti a casa di Bacci io ho visto che c'erano una decina di persone tra ragazzi e ragazze che stavano pippando".

Bologna, politico leghista ai domiciliari: festini con coca e baby prostitute

Arrestato, fra gli altri, un politico leghista dopo un blitz del nucleo operativo dei carabinieri della compagnia Bologna Centro che ha eseguito sei misure cautelari accusate a vario titolo di induzione alla prostituzione e reati in materia di stupefacenti. Come riferisce Repubblica, è coinvolto anche Luca Cavazza, 27 anni, candidato per la Lega con Lucia Borgonzoni alle ultime elezioni regionali, ora ai domiciliari. Tra le vittime figurerebbero anche ragazzine minorenni, coinvolte in 'festini' dove giravano sostanze stupefacenti.

Per uno degli indagati è stato disposto il carcere. Tra le persone implicate nell'indagine ci sono anche un avvocato e un agente immobiliare. Nel 2016, Cavazza a 23 anni, fu il più giovane in corsa per Forza Italia alle elezioni comunali per eleggere il nuovo sindaco di Bologna. Fece rumore, sempre come scrive Repubblica, all’epoca, la sua visita sulla tomba di Mussolini e il post su Facebook: " Tutto quello che fu fatto non potrà essere cancellato. A noi!". Secondo quanto ricostruito l'ipotesi degli investigatori è di un giro di ragazzine arruolate e portate in un residence fuori città, per prestazioni sessuali in cambio di droga. Tutto è partito dalla denuncia di una madre che aveva intercettato dei video nel cellulare della figlia.

Il giorno successivo è la stessa adolescente a presentarsi alla caserma dei militari per raccontare di essere stata "in vari luoghi con una sua amica (minorenne, ndr) con cui avrebbe assunto cospicue dosi di cocaina a casa di vari conoscenti e dove, perlomeno lei, si sarebbe prostituita per ricevere stupefacenti o denaro, 300 euro a prestazione".

Come scrive TgCom, scattano così le indagini e dopo pochi giorni  i militari dell'Arma si presentano a casa della famiglia su richiesta della madre: la giovane, sconvolta, viene ricoverata nel reparto di Psichiatria dell'ospedale. Dal telefonino della minore, a quel punto, emergono chat, messaggini e foto che lasciano ben poco all'immaginazione. La 17enne si sfoga e rivela di aver conosciuto uno degli indagati, di essere andata con lui a una festa con cocaina e di aver avuto un rapporto sessuale con il padrone di casa "che non sono riuscita a negare perché ero in casa sua, dove avevo assunto gratuitamente parecchia coca".

La testimonianza della minorenne

Avevano cadenza settimanale i festini e altri incontri di natura sessuale, anche di gruppo, a cui la 17enne dalla cui denuncia è partita l'inchiesta di 'Villa Inferno' ha partecipato a partire dal 2019. Ad adescarla, si legge nell'ordinanza della Procura di Bologna, "Luca Cavazza sostenitore della Virtus Bologna, presso il Paladozza, dove la stessa si era recata per assistere a una partita di basket.

Quest'ultimo, infatti, facendo leva sulla giovane età della giovane, la convinceva a partecipare ad un ritrovo di persone periodicamente dedite all'uso di sostanze stupefacenti e alla consumazione di rapporti sessuali di gruppo, presso la località eloquentemente denominata 'Villa Inferno' ossia l'immobile di proprietà di Luca Bacci".

"Dall'ottobre 2019 - si legge ancora - e fino a pochi giorni dopo la denuncia, a riprova quindi del forte stato di dipendenza maturato dalla minore", la 17enne "era quindi condotta a più riprese da Bacci presso 'Villa Inferno' e indotta al compimento di atti sessuali con diversi soggetti, tra i quali sono stati oggetto di compiuta identificazione".

La ragazzina avrebbe conosciuto Luca Cavazza, nel 2019 in occasione di una partita di basket della Virtus. "Quello e' stato il contesto in cui c'e' stato l'avvio di queste frequentazioni - ha spiegato il comandante provinciale dell'Arma, colonnello Pierluigi Solazzo, a margine della conferenza stampa sull'operazione Villa Inferno - si sono conosciuti nell'ambiente della tifoseria".

Da quella iniziale amicizia, la ragazza avrebbe poi conosciuto 'a catena' anche altri indagati. Secondo Solazzo, le difficolta' maggiori in questa indagine sono state, per gli stessi investigatori, "aprire uno squarcio su una realta' in cui una minorenne e' stata tirata in ballo in questo tipo di festini, in cui in cambio di stupefacenti e denaro era indotta a prostituirsi".

Commenti
    Tags:
    bolognaleghista bolognafestino leghistaleghista prostitute
    Iscriviti al nostro canale WhatsApp





    in evidenza
    Affari in rete

    Guarda la gallery

    Affari in rete

    
    in vetrina
    Belen paparazzata col nuovo fidanzato. Ecco chi è l'amore misterioso

    Belen paparazzata col nuovo fidanzato. Ecco chi è l'amore misterioso





    motori
    Nuova Porsche Cayenne GTS 2024: una sportiva per tutti giorni

    Nuova Porsche Cayenne GTS 2024: una sportiva per tutti giorni

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.