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Caos San Raffaele, parla il nuovo amministratore Centenari: “La sicurezza dei pazienti non è negoziabile"
Parla Marco Centenari, amministratore dell'Irccs ospedale San Raffaele di Milano, dopo le dimissioni di Francesco Galli

Marco Centenari AD Gruppo San Donato
Caso San Raffaele, l’amministratore Centenari: “Ciò che è successo non rappresenta ciò che siamo”
"In merito alla vicenda di questi giorni, vorrei ribadire con forza che la sicurezza dei nostri pazienti rappresenta per noi un principio assoluto e non è negoziabile. L'evento verificatosi ha riguardato un singolo reparto ed è stato prontamente gestito: l'attività assistenziale del San Raffaele si è svolta e continua a svolgersi regolarmente, in condizioni di pieno ordine, controllo e sicurezza.
In qualità di amministratore mi sono immediatamente attivato affinché venissero adottate tutte le ulteriori misure utili a rafforzare i presidi organizzativi e di controllo e sarà mia responsabilità evitare che mai più si verifichino episodi che possano creare un minimo disagio ai nostri pazienti". Lo assicura in una nota Marco Centenari, che ha assunto il ruolo di amministratore dell'Irccs ospedale San Raffaele di Milano, dopo le dimissioni di Francesco Galli, comunicate a seguito delle criticità organizzative dei giorni scorsi nel reparto cure intensive.
"Da sempre, chiunque operi all'interno del San Raffaele sa che deve attenersi ai più elevati standard clinici, scientifici ed etici. L'episodio dei giorni scorsi - tiene a puntualizzare Centenari - non rappresenta in alcun modo ciò che siamo: un punto di riferimento nazionale ed internazionale, per assistenza, ricerca e formazione, fondato su donne e uomini di straordinario valore e sulla fiducia di migliaia di pazienti che ogni giorno si affidano a noi".
Il San Raffaele, conclude, "continuerà a mantenere un modello clinico e scientifico di eccellenza, fondato su competenza, trasparenza e rigore assoluto. Con queste mie parole e con le azioni già intraprese, confido che non ci sarà più spazio per reiterare speculazioni e fraintendimenti sul valore della nostra istituzione, come quelle che abbiamo visto proliferare in queste ultime ore".
