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Cronache
Editoria, Ansa in sciopero: "La nostra storia? Un rosario di stati di crisi"

Editoria, Ansa in sciopero: "La nostra storia? Un rosario di stati di crisi"

L’Agenzia Ansa è in sciopero dalle ore 22 del 15 giugno fino alle 7 di mercoledì 17 giugno. A seguire il comunicato del Cdr, quello dell’azienda e la dichiarazione il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Editoria e all’Informazione, Andrea Martella. 

Il comunicato del cdr 

"La storia recente dell'Ansa è un rosario di stati di crisi, con prepensionamenti di massa che hanno nel tempo quasi dimezzato la forza della redazione. Gli organici delle sedi regionali sono stati ridotti al limite, molte delle sedi estere sono state chiuse in nome di una politica che ha avuto e ha nel contenimento dei costi e nel ridimensionamento della forza lavoro i suoi obiettivi principali e che mette a dura prova l'operativita' dell'agenzia". Lo scrive il Cdr dell'Ansa, ritenendo "offensive e ingiuste le considerazioni fatte dall'azienda nella replica al comunicato con cui e' stato proclamato lo sciopero". "I giornalisti dell'agenzia - aggiunge il Cdr - in questi anni di tagli continui, che hanno consentito all'azienda di chiudere in utile gli ultimi due bilanci, hanno sempre lavorato con abnegazione e sacrificio senza risparmiarsi, nonostante il blocco degli straordinari e la riduzione del budget per le trasferte e delle domeniche lavorate". E "i precari, a cui viene negata ogni prospettiva di stabilizzazione, sono costretti a lavorare con compensi ben al di sotto della soglia di dignità. Con lo stato di crisi in corso, inoltre, la componente poligrafica sarà drasticamente ridotta. I risultati di tutti questi sacrifici sono stati però puntualmente vanificati dagli editori che negli anni hanno goduto di una consistente riduzione delle tariffe e di un'importante estensione dei diritti di utilizzo per il web e per le piattaforme mobili, oltre a beneficiare della realizzazione di alcune pagine dei quotidiani locali", dice inoltre il documento della componente sindacale giornalistica dell'agenzia. Viene quindi sottolineato che durante il lockdown "i giornalisti dell'Ansa hanno lavorato anche correndo rischi personali e utilizzando i propri mezzi, visto che l'azienda da anni non mette a disposizione della redazione gli strumenti minimi di lavoro. Sentir parlare di indisponibilita' ai sacrifici, a fronte di tutto questo, è inaccettabile".

Il comunicato dell’azienda

 “In merito alla vertenza in corso, l’azienda ritiene necessario precisare quanto segue. L’Agenzia ha chiuso in utile i due esercizi precedenti a quello in corso e nel 2019 non è stato fatto alcun ricorso ad ammortizzatori sociali né a riduzioni strutturali del personale (giornalistico e non). Le previsioni relative al 2020, formulate pre-emergenza Covid-19, proiettavano un risultato positivo e in linea con quello dell’anno precedente; le nuove previsioni, aggiornate a seguito della pandemia e dello stato di crisi in cui versa l’intero Paese, rilevano una contrazione dei ricavi nel mercato da cui Ansa deriva il 60% dei suoi proventi. Con l’obiettivo di mantenere il pareggio di bilancio preservando i livelli occupazionali del personale giornalistico, l’azienda ha proposto una serie di misure esclusivamente di natura contingente, che non comportano alcuna riduzione di personale, né la chiusura od il ridimensionamento di alcuna sede regionale dell’Agenzia in Italia od all’estero. Il contenimento dei costi coinvolge in egual misura tutti i settori dell’azienda, a partire dai dirigenti, e si affianca all’accordo recentemente sottoscritto per il settore poligrafico, che ha invece previsto interventi di natura strutturale, con il prepensionamento di circa 40 lavoratori non aventi mansioni redazionali. La direzione aziendale, dopo avere avviato un percorso negoziale senza pregiudiziali con l’obiettivo di raggiungere un accordo ed avendo accolto alcune delle richieste della controparte, prende atto che il comitato di redazione ha proclamato un nuovo sciopero e ribadito ‘il proprio no al piano di interventi’. Sorprende constatare l’indisponibilità della redazione ad affrontare, seppure in misura significativamente ridotta rispetto ad altre aziende, i sacrifici richiesti all’intero Paese dalla drammatica emergenza economica in corso”.

Le parole di Martella

Martella: ‘Convocherò le parti’ – “Ho seguito, da settimane, costantemente e con la massima attenzione la vertenza Ansa cercando di riannodare i fili del dialogo, nel pieno rispetto dell’autonomia di ciascuno tra vertici aziendali e cdr. Tale dialogo ad oggi, come è evidente dalla proclamazione dello sciopero da parte dei giornalisti, non ha ancora prodotto risultati positivi. Per queste ragioni, quindi, nei prossimi giorni intendo convocare le parti affinché si possa riprendere il confronto, al fine di affrontare e superare questa fase così delicata confidando nel senso di responsabilità da parte di tutti”. Lo scrive in una nota il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Editoria e all’Informazione, Andrea Martella.

 

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