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Europa sotto choc, scandalo fecondazione assistita: seme contaminato per 17 anni, 197 bambini coinvolti
Il seme del donatore conteneva una mutazione del gene TP53, uno dei principali meccanismi di difesa del corpo contro le cellule tumorali

Europa sotto shock: banca del seme danese vende sperma con mutazione genetica grave
Un caso destinato a sconvolgere l’Europa. Per quasi vent’anni una banca del seme danese ha commercializzato lo sperma di un donatore portatore di una grave mutazione genetica, in grado di aumentare in modo significativo il rischio di sviluppare tumori. Da quel materiale sono nati quasi 200 bambini in diversi Paesi europei, alcuni di loro si sono ammalati già in tenera età, altri sono purtroppo morti.
La vicenda è stata ricostruita da una vasta inchiesta dello European Broadcasting Union’s Investigative Journalism Network, realizzata con il contributo di 14 emittenti, tra cui la BBC. L’indagine ha rivelato che il materiale genetico del donatore – ritenuto ignaro della propria mutazione – è rimasto in distribuzione per 17 anni, generando almeno 197 nascite accertate.
Scandalo fecondazione assistita: chi era il donatore e cosa rivelano le analisi genetiche
Il donatore, individuato come un ex studente, veniva regolarmente pagato dalla European Sperm Bank di Copenaghen, nel rispetto delle norme danesi. Ma il seme che forniva conteneva una mutazione del gene TP53, uno dei principali meccanismi di difesa del corpo contro le cellule tumorali. Pur risultando sano ai test standard, circa il 20% del suo sperma trasportava la mutazione responsabile della sindrome di Li-Fraumeni, che comporta fino al 90% di rischio di tumori infantili e, per le bambine, un’altissima probabilità di sviluppare in seguito il cancro al seno.
Secondo quanto riportato dalla BBC, né il Regno Unito né l’Italia risultano coinvolti, mentre il seme sarebbe stato utilizzato in Paesi come Germania, Irlanda, Islanda, Belgio, Polonia, Spagna, alcune nazioni balcaniche e Georgia. La banca danese ha ammesso l’accaduto, sostenendo la buona fede propria e del donatore, e ha espresso “profonda solidarietà” alle famiglie, riconoscendo che in alcuni Stati il materiale genetico è stato utilizzato per un numero eccessivo di concepimenti.
Europa sotto shock, l’allarme dopo i primi casi: 23 bambini portatori della mutazione
L’allarme è scattato solo dopo i primi casi sospetti, quando i genetisti hanno notato un anomalo cluster di tumori infantili. Quest’anno, i medici della European Society of Human Genetics hanno analizzato 67 bambini concepiti con quel seme, trovando la mutazione in 23 di loro. Alcuni piccoli pazienti hanno sviluppato due diversi tipi di cancro e diversi sono già morti.
A raccontare l’impatto umano di questa vicenda è anche la testimonianza di Céline, nome di copertura scelto dalla BBC. La donna, che 14 anni fa si è sottoposta a una fecondazione assistita in Belgio con un campione poi risultato a rischio, dice di non provare rabbia verso il donatore inconsapevole, ma aggiunge: "Non è accettabile che mi sia stato iniettato qualcosa di non pulito, non sicuro, pericoloso".
