Cronache
Il Papa contro il caporalato. "No al lavoro schiavo, dignità per le persone"



Mistero per la telefonata improvvisa che gli hanno passato durante la preghiera con i fedeli. Tante le voci sull'urgenza della chiamata, era monsignor Pena
Il Papa contro il caporalato. "No al lavoro schiavo"
Papa Francesco attacca duramente il caporalato e lo sfruttamento degli operai. Lo fa rispondendo ad una lettera, pubblicata dalla Stampa, in cui un lavoratore gli chiedeva: "Val la pena di produrre belle e sagge opere se per farlo abbiamo bisogno del lavoro degli schiavi?. La sua replica non si è fatta attendere. "Sono rimasto colpito dalle sue parole. Lei - dice Papa Francesco - non pone una domanda oziosa, perché in gioco c'è la dignità delle persone, quella dignità che oggi viene troppo spesso e facilmente calpestata con il «lavoro schiavo», nel silenzio complice e assordante di molti. Lo avevamo visto durante il lockdown, quando tanti di noi hanno scoperto che dietro il cibo che continuava ad arrivare sulle nostre tavole c'erano centinaia di migliaia di braccianti privi di diritti: invisibili e ultimi - benché primi! - gradini di una filiera che per procurare cibo privava molti del pane di un lavoro degno".
Papa Francesco è stato protagonista di un curioso episodio ieri, prima della fine dell’incontro con i fedeli del mercoledì nell’Aula Paolo VI, Bergoglio è stato avvicinato da un suo assistente che gli ha dato un cellulare. Francesco - riporta il Corriere della Sera - non ha fatto una piega, come se lo attendesse. Ha ascoltato qualche istante e per un paio di minuti, il cellulare all’orecchio sinistro, in piedi sul palco, ha parlato tranquillamente al suo interlocutore scandendo le frasi con la mano destra, come se stesse dando delle disposizioni. Il «mistero» della telefonata che ha interrotto l’udienza ha fatto nascere per qualche ora le voci piu disparate e infondate, a cominciare dai timori, smentiti, sulla salute del Papa emerito Benedetto XVI: «Notizie false», si fa sapere dal Monastero Mater Ecclesiae dove vive Ratzinger. Il predecessore non c’entrava nulla con l’argomento della telefonata. La chiamata era dell’arcivescovo Peña Parra, il Pontefice gli ha parlato per due minuti.