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Cronache
Incendi Sardegna, bruciati più di 20mila ettari. Canadair da Grecia e Francia

Sardegna incendi,  danneggiati più di 20mila ettari di terreno. 1.500 le persone sfollate 

Sardegna in fiamme: gli incendi boschivi di questi ultimi giorni stanno mettendo in ginocchio la provincia di Oristano. Nei territori di Santu Lussurgiu, Cuglieri, Tresnuraghes, Frossio, Sennariolo, Usellus, Porto Albe, Scano di Montiferro e Cabras i gravi incendi hanno danneggiato e bruciato più di 20mila ettari di terreno, distruggendo boschi, campi coltivati, aziende agricole e abitazioni. 1.500 persone le persone sfollate, costrette a lasciare le abitazioni. 

In particolare, nella giornata di ieri le attività, rese particolarmente difficoltose dal forte vento di scirocco che ha alimentato i roghi, sono state supportate da otto velivoli Canadair, da un elicottero del Reparto volo di Sassari e dagli elicotteri del servizio Aib regionale.

Il dispositivo di soccorso messo in campo dal Corpo nazionale conta dieci squadre a terra, supportate da 5 velivoli canadair, che dalle ore 6,15 di stamattina sono operativi sui fronti del fuoco a Scano di Montiferro e a Tresnuraghes. Per una maggiore rapidità di risoluzione dell’emergenza, il Dipartimento della Protezione Civile ha attivato un modulo internazionale di cooperazione: due velivoli canadair provenienti dalla Francia sono in volo verso la Sardegna, mentre altri due canadair provenienti dalla Grecia sono atterrati ad Alghero alle 4:30 di stamattina e sono già pronti ad operare sul territorio sardo.

Al momento stanno già operando 57 unità operative a terra, di cui 28 provenienti dai Comandi di Nuoro, Sassari e Cagliari e 29 del locale Comando di Oristano. A Tresnuraghes tre squadre hanno operato per tutta la notte nel contrasto al fronte del fuoco, e la loro attività ha permesso di salvaguardare due attività ricettive. A Scano di Montiferro il lavoro notturno delle squadre ha permesso di mettere sotto controllo il fronte del fuoco, che nella giornata di ieri aveva causato l'evacuazione di oltre 400 persone. Intanto, l'ultimo bollettino della Protezione civile regionale ha segnalato per la giornata di oggi il codice arancione, contro il rosso di ieri, in buona parte della Sardegna, incluso il Cagliaritano e l'area dell'Oristanese.

Insomma, intere comunità sono ora in ginocchio, i danni ingenti e ancora da stimare, in una zona della Sardegna già particolarmente colpita dalla pandemia e dalla carenza di servizi sanitari, come denunciato la scorsa settimana dai sindaci dell'Oristanese che avevano manifestato sulla strada statale 131. "Chiediamo un'immediata indagine", ha sollecitato Claudio Atzori, presidente di Legacoop Sardegna, "per verificare il perché dei danni a case e aziende, dentro o a ridosso dei paesi, che avrebbero dovuto avere protezione, attraverso una maggiore attenzione in fase manutenzione del territorio e prevenzione".

Sardegna incendi, Tajani: "Il governo chieda all'Europa di usare il fondo di solidarietà" 

"Il governo con il Dipartimento Protezione Civile si attivi subito per chiedere all’Unione europea l’utilizzo del fondo di solidarietà per la Sardegna colpita da incendi devastanti. La delegazione di Forza Italia al Parlamento europeo farà la sua parte", ha scritto su Twitter Antonio Tajani, Coordinatore nazionale di Forza Italia e vicepresidente del Partito Popolare Europeo.

Meteo Sardegna, Figliuolo: "Sono vicino alla popolazione" 

Anche Francesco Paolo Figliuolo, commissario per l'emergenza Coronavirus, intervendo a "Morning News" su Canale 5, ha dichiarato: "Sono vicino a tutta la popolazione della Sardegna", sottolineando che per il territorio è "scattato il meccanismo di protezione europea". "Sicuramente il Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio sta operando per coordinare tutti i soccorsi e sta facendo del suo meglio in Sardegna, insieme a tutti coloro che stanno operando in concorso allo spegnimento di questi terribili incendi", ha precisato Figliuolo. 

Incendi Sardegna, Coldiretti: "Quindici anni per ricostruire boschi e macchia mediterranea" 

Mentre da Coldiretti, arrivano già i primi segnali d'allarme sulle conseguenze degli incendi delle ultime 48 ore, che hanno devastato pascoli, ulivi, capannoni, fienili con scorte di foraggio e mezzi agricoli e ucciso animali: per ricostruire boschi e macchia mediterranea ci vorranno almeno quindici anni. La Coldiretti Sardegna parla di "danni incalcolabili all’agricoltura" negli oltre 20 mila ettari percorsi dal fuoco in un fine settimana caratterizzato da temperature con punte di 40 gradi.

"Una catastrofe ambientale" per le aree dove lecci, roverelle e sughere secolari sono andati bruciati e dove saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali. "Un disastro sotto ogni punto di vista", stima la principale organizzazione agricola dell'isola, "con la distruzione totale delle erbe e delle essenze che sono alla base dell’alimentazione di pecore e mucche. Per ogni bosco andato in fiamme ci sono danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo. Se certamente il divampare delle fiamme nella macchia mediterranea è favorito dal clima anomalo con alte temperature e afa, a preoccupare è l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente".

Nel caso del disastro nell'Oristanese, ancora non sono chiare le cause: è ancora da verificare l'ipotesi che le fiamme siano partite da un focolaio sfuggito alla bonifica di un incendio partito venerdì sera da un'auto bruciata sulla strada provinciale a Bonarcado (Oristano). 

 

 

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