Cronache
Isabella Noventa, spuntano gli sms di Freddy
Restano in carcere Freddy Sorgato, la sorella Debora e Manuela Cacco, le tre persone accusate di omicidio premeditato in concorso di Isabella Noventa, la donna padovana scomparsa a gennaio. A deciderlo il gip nell'udienza di convalida del fermo di oggi. Il legale dei Sorgato aveva chiesto i domiciliari, ma per i 'gravi indizi di colpevolezza' emersi dalle indagini le richieste delle difese sono state respinte.
Sorgato, dunque, restera' in carcere a Padova e le due donne, la sorella Debora e Manuela Cacco a Verona. Quest'ultima, in particolare, non avrebbe saputo che Isabella era morta. A dirlo il suo legale, Alessandro Menegazzo, spiegando la vicenda del 'giubotto bianco'; in sostanza, ha spiegato oggi, sarebbe stato Freddy a chiederle di indossarlo ma senza spiegare esattamente perche'. Per tutto il pomeriggio i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno cercato, nei canali vicini alla villa dell'uomo, che parlando col magistrato avrebbe parlato di un gioco erotico finito male, il corpo della donna scomparsa, ma ancora non e' stato rinvenuto.
Poco credibile per gli inquirenti la storia del gioco erotico finito male, la convinzione è che il delitto sia stato premeditato: ad avvalorarla quanto architettato da Manuela Cacco che inserì nel suo cellulare la scheda Sim del padre e sia Freddy e sia Debora in più occasioni le fecero squilli a vuoto: un segnale per dare il via alla messinscena. Ma Freddy e Manuela si sono anche scambiati una serie di Sms piuttosto duri. Ma il messaggio che di fatto ha aiutato le indagini è quello delle 18.58 quando Manuela ha scritto a Freddy "Asaaas", parola che se digitata con le prime lettere sulla tastiera di un cellulare, richiama come correzione automatica parole del tipo "Assassini - Assassino"...