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Laura Santi, morta con il suicidio assistito la giornalista affetta da sclerosi multipla
Al suo fianco, il marito Stefano Massoli

Laura Santi
Fine vita, Perugia: muore a casa Laura Santi
Laura Santi, giornalista cinquantenne perugina da venticinque affetta da sclerosi multipla, è morta ieri, intorno a mezzogiorno, nella sua abitazione di Perugia.
Laura, attivista e consigliera dell’Associazione Luca Coscioni, è deceduta dopo essersi auto-somministrata un farmaco letale, come da protocollo recentemente indicato dal’Usl Umbria 1, ultima tappa di una battaglia di tre anni, condotta dalla stessa Santi insieme all’associazione Coscioni per ottenere della Regione Umbria la possibilità di accedere al suicidio assistito. Al suo fianco, il marito Stefano Massoli.
Affetta da una forma progressiva e avanzata di sclerosi multipla, Laura Santi aveva avuto il via libera dalla sua Asl di riferimento il mese scorso dopo due anni e mezzo dalla sua richiesta per l’accesso al suicidio assistito e un lungo percorso giudiziario.
Il farmaco e la strumentazione necessaria sono stati forniti dall'azienda sanitaria, mentre il personale medico e infermieristico che l’ha assistita nella procedura è stato attivato su base volontaria.