Legittima difesa, verso il via libera della Camera. Continua il dissenso M5s, oltre 30 non votano
Prosegue il dissenso interno al Movimento 5 stelle sulla legittima difesa. Alla ripresa delle votazioni alla Camera su emendamenti e articoli della riforma targata Lega, infatti, risultano - scorrendo i tabulati - aver disertato il voto tra i 33 e i 35 deputati pentastellati. Gli assenti giustificati perche' in missione sono invece 34. Come gia' successo ieri, dunque, una pattuglia di pentastellati, di cui diversi vicini alle posizioni del presidente Roberto Fico, prendono nettamente le distanze dal provvedimento non partecipando al voto.
Via libera dell'Aula della Camera all'articolo 7 della riforma della legittima difesa
I voti a favore sono 365, i voti contrari 103. La nuova norma modifica l'articolo 2044 del codice civile che disciplina la legittima difesa in sede civile e recita: "Non e' responsabile chi cagiona il danno per legittima difesa di se' o di altri". L'articolo 7 introduce due commi al codice e dispone che e' esclusa in ogni caso la responsabilita' civile di chi ha compiuto il fatto. Dunque, chi si e' difeso, se assolto in sede penale, non e' obbligato a risarcire il danno derivante dall'essersi difeso. Si prevede, inoltre, che nei casi di eccesso colposo, al danneggiato sia riconosciuto il diritto ad una indennita', calcolata dal giudice con equo apprezzamento tenendo conto "della gravita', delle modalita' realizzative e del contributo causale della condotta posta in essere dal danneggiato".
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