Cronache
Lo Porto: Obama sapeva, non lo disse a Renzi

Barack Obama, nonostante già sapesse della morte dei due ostaggi, non disse nulla al primo ministro italiano Matteo Renzi nel corso dell’incontro di venerdì scorso alla Casa Bianca. La ricostruzione è del New York Times, che conferma come Obama avvertì Renzi con una telefonata solo mercoledì.
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi "e' stato informato nella tarda serata del 22 aprile" della morte di Giovanni Lo Porto, ucciso da un drone Usa durante un blitz antiterrorismo. Lo ha affermato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni in una informativa urgente alla Camera. Giovanni Lo Porto, ha detto il ministro, "era un volontario generoso ed esperto del mondo della cooperazione allo sviluppo". Gentiloni ha ribadito "la vicinanza del governo e mia personale alla madre di Giovanni, la signora Giusi e a tutti i familiari e amici".
La notizia della morte di Giovanni Lo Porto e' stata fornita dagli americani "appena finalizzate le verifiche, che si sono protratte per 3 mesi a causa della particolarissima natura del contesto dell'operazione antiterrorismo", ha affermato il ministro degli Esteri, ricordando che la zona in cui e' morto il cooperante italiano e' una zona "di guerra, di sequestri" e "che non consentiva facile accesso al compound colpito" dal bombardamento del drone Usa. L'ultima prova che Giovanni Lo Porto fosse in vita "risale allo scorso autunno". Poi le azioni militari nell'area di confine tra Afghanistan e Pakistan si sono fatte "sempre piu' frequenti". "Tali azioni hanno reso ancora piu' complessa l'attivita' di acquisizione" di informazioni sul terreno, ha spiegato Gentiloni. Poco prima dell'intervento del ministro degli Esteri la Camera dei Deputati ha osservato un minuto di silentio.
INTERVENTO NELL'AULA DESERTA - Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, nel suo intervento in una Camera semideserta, ha ribadito che "sull'intera vicenda è stata aperta un'inchiesta dalla magistratura, la Farnesina ha sempre seguito la vicenda con la più grande attenzione, nel corso di questi 40 mesi. Era nostro dovere farlo come nostro dovere è fare ogni sforzo per soccorrere e sottrarre ai sequestratori i nostri connazionali rapiti. Da parte della Farnesina erano stati avviati tutti i canali disponibili per avere notizie di Lo Porto dopo il rapimento. Siamo stati in costante contatto con la struttura omologa tedesca all'unità di crisi per tutto il tempo in cui Lo Porto è stato insieme al collega tedesco, è stata sostenuta la massima possibile azione diplomatica sul governo del Pakistan chiedendo di istituire un'apposita task force ai cui lavori hanno partecipato regolarmente tecnici italiani".
M5S - Dura la reazione del Movimento 5 Stelle: "Lei è qui per ammazzare la seconda volta Lo Porto", accusa Angelo Tofalo: "Sono stanco dei minuti di silenzio, di sentire che un nostro fratello è stato ucciso per errore o che il governo si impegna per sapere la verità".