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Cronache
Cucchi, al processo spunta Alfano:"Dichiarò il falso sulla base di atti falsi"

Cucchi: pm, in note Arma anemia ed epilessia diventarono anoressia

"Mi sono andato a risentire l'audio di quel processo per direttissima. Stefano Cucchi disse di avere l'anemia e l'epilessia. I carabinieri, nelle loro annotazioni sulle condizioni di salute del ragazzo, parlano invece di anoressia, dato non vero, che poi diventa sindrome da inanizione nel processo, cioe' causa della morte". Lo ha sottolineato il pm Giovanni Musaro' nel processo ai cinque carabinieri accusati del pestaggio di Stefano Cucchi. Il magistrato ha quindi spiegato che il comando provinciale dell'Arma nel gennaio del 2016 ha scritto in un altro verbale che Cucchi a Tor Sapienza ebbe un attacco epilettico in due diverse occasioni.

"Non e' vero, perche' il maresciallo Colicchio in servizio in quella caserma ha negato che accadde cio' - ha concluso il pm -. L'epilessia di Cucchi era da tempo in fase di rimessione, come hanno detto i medici. Eppure l'epilessia, nella relazione peritale del gip dell'ottobre del 2016, divento' la causa piu' probabile del decesso".

CASO CUCCHI: PM, 'ALFANO DISSE IN SENATO FALSO SU BASE DI ATTI FALSI'

Nelle nuove carte depositate dal pm Giovanni Musarò oggi in aula al processo Cucchi ci sono le prove dei "falsi e delle omissioni" dell'allora Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma che hanno tratto in inganno anche l'ex ministro della Giustizia Angelino Alfano, che il 3 novembre 2009 in aula al Senato accusò implicitamente gli uomini della polizia penitenziaria. Lo ha detto lo stesso pm in aula spiegando come il "depistaggio" sul caso Cucchi sarebbe partito subito dopo un dispaccio d'agenzia del 26 ottobre 2009 "in cui il parlamentare Luigi Manconi denunciava che i genitori del ragazzo lo avevano visto dopo l'arresto senza segni in viso mentre il giorno dopo era tumefatto". "Da quel momento da parte dei Carabinieri partono una serie di annotazioni falsificate e Alfano riferendo in Senato, sulla base di atti falsi, dichiarò il falso in aula, lanciando accuse alla polizia penitenziaria, quando ancora in Procura non c'era nulla contro la penitenziaria. Fino a quel giorno - ha ricordato il pm Musarò - il fascicolo era a carico di ignoti e solo dopo le parole di Alfano partirà l'indagine sui poliziotti". 

"Il fascicolo dei pm Barba e Loy sulla morte di Cucchi era in quel momento contro ignoti - ha ricordato Musarò - ma per un gioco del destino il 3 novembre del 2009, quando Alfano ha finito di rispondere all'interrogazione, nel pomeriggio compare davanti ai magistrati il detenuto gambiano Samura Yaya che riferisce di aver sentito nelle camere di sicurezza del tribunale una caduta di Cucchi. Dichiarazione - ha concluso il pm - che è stata ritenuta inattendibile con sentenza definitiva". 

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