Omicidio Pierina Paganelli, processo rinviato al 20 ottobre. Cos'è successo in tribunale - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 14:30

Omicidio Pierina Paganelli, processo rinviato al 20 ottobre. Cos'è successo in tribunale

Si è aperto in Corte d'Assise nell'aula Falcone Borsellino del tribunale di Rimini il processo a carico di Louis Dassilva, unico imputato per l'omicidio di Pierina Paganelli avvenuto due anni fa a Rimini

di Emma Rossi

Omicidio Rimini, processo aggiornato al 20 ottobre

Si è chiusa attorno alle 13.20 la prima udienza a Rimini del processo a carico di Louis Dassilva, il 35enne senegalese accusato di aver ammazzato con decine di coltellate la 78enne Pierina Paganelli.

La Corte, aggiornando la prossima udienza al 20 ottobre, si è riservata sullo scioglimento delle eccezioni sollevate e si esprimerà quel giorno sull’ammissione dei testimoni. La difesa, avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, ha presentato una lista con 145 nomi. Le eccezioni sollevate sono quattro, prima tra tutte la nullità dell’interrogatorio in incidente probatorio per Manuela Bianchi, nuora della vittima ed ex amante dell’imputato.

Omicidio Pierina Paganelli, via libera al processo 

Si è aperto in Corte d'Assise nell'aula Falcone Borsellino del tribunale di Rimini il processo a carico di Louis Dassilva, unico imputato per l'omicidio di Pierina Paganelli avvenuto due anni fa a Rimini. Presenti i figli di Pierina, Giacomo, Chiara e Giuliano Saponi, le sorelle della vittima, e i nipoti, parti civili difese dai avvocato Marco e Monica Lunedei, e Alfredo Andrea Scifo. Assente, la nuora di Pierina, Manuela Bianchi legata a Louis Dassilva da una relazione sentimentale.

In aula l'imputato, difeso dagli avvocati, Riario Fabbri e Andrea Guidi. Presente seduta qualche fila dietro, la moglie di Louis, Valeria Bartolucci. L'udienza è poi proseguita con la presentazione delle questioni preliminari della difesa che ha chiesto la nullità dell'incidente probatorio di Manuela Bianchi per non aver messo a disposizione delle parti la conseguente videoregistrazione. Contestate anche le aggravanti della premeditazione e della crudeltà a causa - sostiene la difesa - dell'indeterminatezza del capo di imputazione, poi integrato in un secondo momento