Giubileo, il Papa ha aperto la Porta santa - Affaritaliani.it

Cronache

Giubileo, il Papa ha aperto la Porta santa

La Repubblica Centrafricana è stata la più attesa e di sicuro più importante tappa del viaggio in Africa di Papa Francesco: Il Pontefice ha aperto ‘La Porta Santa’ della Cattedrale di Bangui, la capitale, facendo iniziare il Giubileo in Africa in anticipo rispetto alla Chiesa universale.  "Bangui diviene la capitale spirituale del mondo" - ha detto Francesco, prima della cerimonia - "In questa terra sofferente sono rappresentate tutte le sofferenze del mondo. Per Bangui, per tutti i paesi che soffrono la guerra, chiediamo  la pace”. Poi l'appello lanciato con forza: "A tutti quelli che usano ingiustamente le armi di questo mondo, io lancio un appello: deponete questi strumenti di morte; armatevi piuttosto della giustizia, dell'amore e della misericordia, autentiche garanzie di pace".

È la prima volta che un Giubileo non prende avvio da Roma, ma in una città “periferica”:  la Repubblica Centrafricana, con i suoi 5 milioni di abitanti, metà dei quali cristiani, in maggioranza cattolici, è uno dei paesi più poveri del mondo e negli ultimi 30 anni è stato dilaniato da un susseguirsi di golpe e guerre civili tra musulmani e cristiani.

In mattinata, accolto da Catherine Samba-Panza, la presidente ad interim, Bergoglio nel suo primo discorso alle autorità e al corpo diplomatico del Centrafrica ha chiesto di evitare "la tentazione della paura dell'altro, di ciò che non ci è familiare, di ciò che non appartiene al nostro gruppo etnico, alle nostre scelte politiche o alla nostra confessione religiosa", auspicando di "promuovere una sintesi delle ricchezze di cui ognuno è portatore" e la "unità nella diversità". "Anche il futuro della Repubblica Centrafricana", ha poi sottolineato il Pontefice, "passa per unità, dignità e lavoro". Una trilogia che rappresenta "una bussola sicura" per le autorità locali.

Il Papa ha poi visitato il campo profughi di Saint Sauveur, affollato di bambini e persone in festa. Al termine l'incontro con i vescovi della Repubblica Centrafricana e a seguire il pranzo con loro.

Imponenti le misure di sicurezza messe in atto dalle autorità centrafricane. Gli occupanti dell'aereo sono stati fatti uscire velocemente dall'aeroporto e fatti salire sui minibus. Ad accompagnarli molti agenti della gendarmeria, militari e caschi blu dell'Onu che si trovano sul posto in vista delle elezioni che si terranno nel Paese il 27 dicembre prossimo per mettere fine al governo di transizione.