Calendario Pirelli 2026, da Luisa Ranieri a Irina Shayk: così il regista norvegese Sølve Sundsbø ha intrecciato l'arte della natura con l'innovazione tecnologica - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 09:41

Calendario Pirelli 2026, da Luisa Ranieri a Irina Shayk: così il regista norvegese Sølve Sundsbø ha intrecciato l'arte della natura con l'innovazione tecnologica

Calendario Pirelli 2026: un viaggio tra terra, aria, fuoco e acqua dove tecnologia, visione artistica e forza delle donne trasformano la natura in pura astrazione

Calendario Pirelli 2026, ci sono Luisa Ranieri, Eva Herzigova, Irina Shayk e Venus Williams

Donne, natura e innovazione tecnologica si intrecciano nel nuovo The Cal 2026, la 52esima edizione dell’iconico calendario Pirelli. Affidato alla visione del fotografo e regista norvegese Sølve Sundsbø, il progetto esplora il rapporto tra gli elementi naturali – terra, acqua, aria, fuoco, ma anche vento, etere, energia e luce – e l’essere umano attraverso 22 immagini dedicate a undici donne “ognuna con una storia autentica”, come sottolinea il vicepresidente esecutivo Marco Tronchetti Provera.

Presentato alla Municipal House di Praga, il calendario è il risultato di una prima sessione di scatti realizzata in aprile tra la spiaggia di Holkham nel Norfolk e la campagna dell’Essex, seguita da una seconda fase in studio tra Londra e New York. Qui Sundsbø ha utilizzato videowall e tecnologie 3D per “portare l’esterno all’interno” e lavorare sugli elementi in modo astratto. Da sempre affascinato dal rapporto tra uomo, natura e tecnologia, il fotografo spiega: “La tecnologia non mi spaventa, mi spaventa piuttosto come viene utilizzata. Vale anche per l’intelligenza artificiale: è ovunque, ed è al tempo stesso una soluzione e un problema”.

Nel calendario torna anche il nudo, già reintrodotto lo scorso anno, ma per Sundsbø si tratta di una questione di equilibrio e rispetto: “Non puoi chiedere a nessuna di queste donne di fare qualcosa che non desiderano”. Tronchetti Provera lo definisce una sorta di “reazione” alle rigidità del politicamente corretto, un’opera “figlia del suo tempo”.

Le protagoniste sono donne affermate e non più giovanissime, provenienti da cinema, moda, musica e sport: tra loro Tilda Swinton, Isabella Rossellini, FKA twigs, Susie Cave, Du Juan, Adria Arjona. L’italiana Luisa Ranieri interpreta il vento: “Posso essere dolce e calda, ma anche trasformarmi in tempesta”.


Luisa Ranieri 

Il 2026 segna inoltre il ritorno di Eva Herzigova, trent’anni dopo la sua prima apparizione: “Non capivo perché mi avessero chiamata – racconta – ma parlando con Sølve ho compreso quanto fosse importante, in questo momento storico, parlare di natura”. Nei suoi scatti è l’acqua, un’esperienza totalizzante: “Non avevo alcun controllo, era una vasca piccola ma doveva sembrare l’oceano. È stato un abbandono, qualcosa che l’acqua ti insegna”.


Eva Herzigova

Entusiasta anche Irina Shayk, che festeggerà 40 anni nel 2026: “Il calendario è cambiato, è andato oltre l’aspetto fisico. Sono felice di far parte di questa fase che celebra l’empowerment femminile”. Per lei l’elemento è il vento: “All’inizio non mi ci vedevo, poi il set è diventato magico”.

Gwendoline Christie rappresenta l’etere: “Sølve lo ha descritto come ciò che connette tutto. Ricorda che siamo tutti legati e che le nostre somiglianze superano le differenze”. Venus Williams, invece, incarna il fuoco: “Sono competitiva in ogni punto di ogni partita. A volte mi sembra di competere per sopravvivere. Sì, so bene cos’è il fuoco”.

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