Cronache
Gelo e neve da metà mese. I 4 fattori che non lasciano dubbi

Con questo articolo desideriamo illustrare a voi, affezionati lettori de iLMeteo.it, la possibile svolta da metà mese di Gennaio, con l'ausilio di quattro fattori scientifici che potrebbero condizionare anche il mese di Febbraio.
GENNAIO, FINALMENTE INVERNO - Dopo un mese di Dicembre tutt'altro che invernale, con temperature ben al di sopra delle medie stagionali e tanta nebbia, ecco arrivare Gennaio e con esso la vera svolta invernale. Neve a più riprese sull'arco alpino, nevicate fino in pianura al nord e temperature più consone al periodo.
L'IMPORTANZA DELLE PREVISIONI A LUNGO TERMINE - Le analisi a lungo termine non sempre si rivelano corrette, cercheremo (per quanto possibile) di fornire un quadro d'insieme quanto più veritiero e aderente alla realtà, cercando di fare ordine e di prevedere come sarà il meteo nella seconda parte del mese, statisticamente la più fredda dell'anno. Gli ultimi tre giorni, 29, 30, 31 gennaio sono detti, appunto, i giorni della Merla.
SECONDA PARTE DEL MESE - A partire da metà mese potranno esserci risvolti gelidi e nevosi per la nostra penisola, con possibili colate gelide provenienti dalla Russia favorite da un aumento di pressione nell'Oceano Atlantico: verrebbe così a formarsi una situazione di "blocco", che permetterebbe all'aria gelida delle steppe russe di affluire velocemente verso l'Europa occidentale.
4 FATTORI CAPACI DI PREVEDERE IL CLIMA - Sono 4 fattori scientifici che possono cambiare le sorti dell'inverno italico e non solo, qui di seguito li elenchiamo brevemente cercando di fornire una spiegazione il più semplice possibile.
1) L'anomalia detta El Niño: il termine significa "il bambino" perché raggiunge la massima potenza proprio in corrispondenza del Natale, il giorno della nascita del Bimbo Gesù appunto, ed è una parola spagnola che va ad indicare l'anomalo riscaldamento delle acque del Pacifico orientale, fattore che poi determina rapidi mutamenti climatici in tutto il Pianeta. Quest'anno El Niño è ufficialmente il più forte mai registrato, superando di gran lunga quello del 1997, con risvolti anche negativi sul clima mondiale. Proprio in questi giorni gli studiosi stanno tenendo sotto stretta osservazione questo fenomeno, che potrebbe raggiungere valori record nel corso dei prossimi giorni.
2) Strat-Warming: come nel 1985, anche quest'anno alla fine di Dicembre è atteso un riscaldamento stratosferico polare con conseguente formazione di una vasta alta pressione al Polo Nord e scissione in 2 parti del vortice polare, la prima delle due scenderà verso il continente americano, la seconda intorno al mese di gennaio verso l'Europa, quindi verso l'Italia: lo strat-warming sarà il vero artefice di una seconda parte dell'inverno con neve e gelo sulla nostra penisola, in particolare dalla fine di Gennaio primi giorni di Febbraio.
3) Macchie solari: una minore presenza di macchie sulla superficie è indice di una ridotta emissione di energia da parte del Sole, che, essendo la nostra unica Stella nonché principale fonte di energia, da cui tutto dipende, non potrà che provocare un calo delle temperature e NON un innalzamento delle stesse come taluni vorrebbero far credere.
4) Corrente del Golfo: quest'anno sembra indebolita, essendo presente in pieno oceano Atlantico una vasta area più fredda che tende a limitare l'afflusso di acque più miti verso il nord Europa.
fonte: www.ilmeteo.it