I rider, uomini e donne che consegnano tutto ciò di cui la popolazione ha bisogno, crescono a dismisura.
Se poco prima del Covid erano più di 15 mila, il numero ad oggi si vede raddoppiato. Secondo il Messaggero sono infatti circa trentamila i rider che corrono per bussare alle porte di tutta Italia.
Cresce dunque il business legato al lavoro delle consegne a domicilio.
Secondo i dati di Assodelivery, associazione del food delivery in Italia, riportati dal Messaggero, prima della pandemia il 75% dei rider lavorava meno di sei mesi l’anno e generava 350 milioni di euro nel settore della ristorazione. Il dato interessante è inoltre che 3 rider su 4 erano studenti e l’età media di 27 anni. Post pandemia è aumentata sia l’età dei lavoratori che le ore ma anche le categorie di persone che decidono di dedicarsi alle consegne si è molto ampliata.
Secondo l’Osservatorio nazionale di Just Eat: “il 2020 ha rappresentato per il mercato del digital food delivery un anno di svolta con una crescita significativa che lo ha portato a rappresentare tra il 20 e 25 per cento dell' intero settore del domicilio e ad affermarsi anche come essenziale agli occhi degli italiani”.
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