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Cronache
Eutanasia,la lettera di addio di Davide:"Spero l'Italia diventi civile"

Eutanasia: la lettera di Davide Trentini, spero che l'Italia diventi paese più civile

 

"Spero tanto che l'Italia diventi un paese piu' civile, facendo finalmente una legge che permetta di porre fine a sofferenze enormi, senza fine, senza rimedio, a casa propria, vicino ai propri cari, senza dover andare all'estero, con tutte le difficolta' del caso, senza spese eccessive".

E' la lettera d'addio scritta da Davide Trentini prima di andare in Svizzera dove ha ottenuto il suicidio assistito.

L'ultimo saluto di Davide Trentini e' stato consegnato prima della partenza all'Associazione Luca Coscioni, cui Davide si e' rivolto a fine 2016 per chiedere aiuto.

 

L'ultima lettera di Davide Trentini 

 

"Mi chiamo Davide T. ho 52 anni, sono malato di sclerosi multipla dal 1993, per i primi anni in forma piu' tollerabile, poi, la 'stronza' si e' trasformata nella forma 'piu' stronza': la secondaria progressiva. Negli anni, le ho provate veramente tutte, dagli interferone, prima quello settimanale, poi quello che mi auto iniettavo (allora le mani funzionavano!) ogni due giorni, poi e' cominciato l'orribile periodo della chemio!!! Insomma, le ho provate proprio tutte. Ora da 1.92 sono diventato uno sgorbio con le gambe lunghe, gobbo fino quasi in terra, ma SOPRATTUTTO dolori lancinanti e veramente insopportabili h24. Ormai passo tutti i giorni, ma proprio tutti, o in bagno sul water, o sul letto in qualche maniera, con la pasticca all'oppio per cercare di calmare i dolori. Non ce la faccio proprio piu' senza nessuna prospettiva, ogni giorno sto sicuramente peggio del giorno prima, e dopo una lunghissima riflessione ho deciso di andare in Svizzera per il suicidio assistito, devo ringraziare enormemente l'Associazione Luca Coscioni, che ha fatto una raccolta fondi per aiutarmi nella spesa, e soprattutto Marco Cappato, sempre pronto ad aiutarmi anche dal punto di vista umano". E poi l'auspicio: "Spero tanto che l'Italia diventi un paese piu' civile, facendo finalmente una legge che permetta di porre fine a sofferenze enormi, senza fine, senza rimedio, a casa propria, vicino ai propri cari, senza dover andare all'estero, con tutte le difficolta' del caso, senza spese eccessive. Spero anche che in Italia si arrivi presto alla legalizzazione, o almeno all'uso terapeutico della marijuana. Io sono, abitando in Toscana, tra i pochi in Italia a ricevere puntualmente le mie cartine di marijuana tramite l'ASL, con ricetta del medico, e conosco molto bene i suoi benefici, per fortuna sono quasi 20 anni che conosco molto bene le grandi "doti" della Maria. Tra poco - conclude Davide - partiro' per la mia tanto sognata "vacanza"!!! Evviva. Salute per tutti e soprattutto tanta ma tanta serenita' per tutti".

Tags:
suicidio assistitodavide lettera
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