Tangenti: arrestati i vertici dell'Ente previdenza infermieri - Affaritaliani.it

Cronache

Tangenti: arrestati i vertici dell'Ente previdenza infermieri

I militari del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza hanno eseguito cinque misure cautelari in carcere per corruzione

Corruzione: arrestati vertici Ente previdenza infermieri

I militari del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza hanno eseguito cinque misure cautelari in carcere per corruzione, di cui due nei confronti del presidente e del direttore generale dell'Enpapi (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza della Professione Infermieristica), nonche' nei confronti di un imprenditore, un avvocato e un commercialista. L'inchiesta della procura di Roma riguarda il pagamento di tangenti che i tre professionisti avrebbero versato ai due dirigenti dell'Ente per aver beneficiato di notevoli vantaggi ottenuti sotto forma di numerosi incarichi di consulenza conferiti loro dalle societa' di gestione dei fondi dove ha investito l'Enpapi che hanno fruttato compensi professionali per circa 50 milioni di euro dal 2012. I militari della Gdf, che hanno eseguito una serie di perquisizioni, stanno procedendo anche al sequestro di somme di denaro, beni mobili e immobili per un importo di circa 350 mila euro, pari all'importo dei fatti corruttivi finora accertati. 

Corruzione: infermieri, stupiti e preoccupati per arresti Enpapi

 "Apprendiamo con stupore dell'arresto dei vertici dell'Enpapi, l'Ente di previdenza degli infermieri. I percorsi ordinistici e previdenziali sono ovviamente strade separate, ma ci auguriamo che questa vicenda non incida sulla gestione previdenziale degli oltre 60mila infermieri iscritti all'Ente di previdenza in quanto liberi professionisti 'puri' o con prestazioni casuali". Lo dichiara Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche, Fnopi, a cui sono iscritti tutti gli oltre 450mila infermieri presenti in Italia - "Seguiremo con apprensione - conclude - l'iter delle indagini da cui speriamo possano presto giungere notizie meno allarmanti anche per i vertici dell'Ente. Abbiamo piena fiducia nella Magistratura che dovra' ora svolgere l'iter di legge e siamo certi che agira' anche nell'interesse e tutela dei nostri iscritti".