Cronache
Tassa sui cani, è bufera in Alto Adige

Comuni altoatesini favorevoli all’introduzione di una tassa sui cani che contribuirebbe a coprire parte degli esborsi sostenuti per la realizzazione di aree "ad hoc" e per i sacchetti per le deiezioni. La notizia svelata dall'Alto Adige ha scatenato una vera e propria bufera. Sono subito scattati gli animalisti e, ovviamente, i possessori di cani che gridano alla vergogna e allo scandalo.
"Già nel 2010 il Presidente della Provincia di Bolzano Luis Durnwalder - scrive in una nota il responsabile della sede Lav di Bolzano Eros Torbol - assieme all’Assessore alle Finanze Roberto Bizzo avevano proposto l’introduzione di una tassa sui cani, ma grazie alla pressione delle associazioni animaliste, la pericolosa proposta fu bocciata. Cinque anni dopo se ne torna a parlare. Nonostante in questi ultimi anni sia aumentata la presenza di animali d’affezione all’interno di case, sia cresciuta la sensibilità delle persone nei loro confronti e siano migliorate le leggi a loro tutela, i Comuni dell’Alto Adige propongono una tassa ingiusta, che andrebbe anche a colpire chi adotta cani dai rifugi di fatto sgravando i Comuni, e quindi la collettività, di notevoli spese".
Per chi si occupa di randagi una dog tax potrebbe spingere chi detiene animali all'abbandono degli stessi. "Se cercano un modo per riempire i canili lo hanno individuato velocemente", ha dichiarato la portavoce dell'Ufficio Garante per i Diritti degli Animali all'Alto Adige. "Senza contare che ci sono altri modi per fare cassa in quei settori, come punire i proprietari che non puliscono i bisogni dei loro cani".