MIA 2014, la fiera italiana di fotografia - Affaritaliani.it

Culture

MIA 2014, la fiera italiana di fotografia

di Simonetta M. Rodinò

Quarta edizione di MIA - MILAN IMAGE ART FAIR, da oggi a domenica al Superstudio Più di Milano: 180 gli espositori, tra gallerie, fotografi indipendenti, editoria specializzata, provenienti non solo dall’Italia, ma anche dall’Europa e dal resto del mondo. Molte le immagini in bianco e nero e parecchie le foto scattate in analogico. Diversi nomi famosi e altrettanti meno conosciuti. Non grandi novità, ma numerosi talenti. Eccone qualcuno…

Tra il surreale e l’onirico le sorprendenti “Stanze” di Paolo Vergnano, che, girando per casolari abbandonati delle sue Langhe “s’impadronisce” di muri vecchi, armadi polverosi, sedie sgangherate, finestre imbiancate da ragnatele, piatti carichi di muffa… per renderli teatro di scene misteriose. Un mondo arcano che ripopola - con sovrapposizioni digitali - di giraffe, zebre, pinguini, pellicani, giraffe, ippopotami, foche e funghi in un improbabile quanto affascinante nuovo mondo. Così come affascinanti ed emozionanti sono le aurore boreali e i lunghi tramonti che Francesco Bosso realizzò l’anno scorso in Islanda. Scatti analogici rigorosamente in bianco e nero dove l’assenza di uomini e animali conferisce alle immagini un’impronta tra il fiabesco e lo spirituale e i notevoli contrasti tra toni chiari e scuri offrono tutto l’incanto di una natura incontaminata. Suggestivi i grattacieli newyorkesi ripresi, con tecnica analogica, dal 40enne

Fernando Zaccaria: tagli e scorci s’intrecciano in una danza ricca di un’armonia silenziosa. Primi piani di figure che si fondano con la realtà che le circonda, le narrazioni dai colori caldi di Marco Onofri si snodano tra Stati Uniti e Irlanda, dove la simmetria architettonica americana fa da contraltare ai paesaggi marini dell’isola bagnata dall’Atlantico. C’è tutta la solitudine delle tele di Edward Hopper negli scatti dell’americano Todd Hido: desolazione di strade fangose o innevate, dove l’assenza dell’uomo rende ancora più tristi, o piccole case dei sobborghi in cui scorre una quotidianità rassegnata. Nello scorrere delicato del tempo sono invece immerse le foreste giapponesi riprese dal nipponico Takeshi Shikama, che lasciandosi alle spalle la civiltà si inoltra per ore al giorno tra alberi secolari e piante che non attirano l’attenzione dell’uomo. Come in un sogno il fotografo sembra affidarsi ai sussurri dei giganti delle foreste, che fa rivivere nelle immagini stampate su carta di fibre vegetali realizzata a mano.

Alle donne ebree ortodosse è dedicato il lavoro “Daughters of the King” di Federica Valabrega. Le foto digitali in bianco e nero raccontano del loro vivere meno sociale, dello starsene da parte esponendosi il meno possibile al mondo esterno; loro, le donne, colonna portante della tradizione ebraica. La figura femminile è la casa, la famiglia e la specchio che riflette la luce della conoscenza religiosa del marito e condivide con il mondo.

MIA Fair – Milan Image Art Fair 2014

Superstudio Più - Via Tortona 27 - Milano

23 / 25 maggio 2014

Orari: Venerdì: 11.00 – 21.00; Sabato: 11.00 – 21.00; Domenica: 10.00 – 20.00

Ingressi: Intero: € 15; Pass 2 giorni: € 21; Pass 3 giorni: € 31; Ridotto: € 12 (studenti fino a 21 anni; over 65)