Culture
Boeri "licenziato", quali le conseguenze? Formenton: "C'è sconcerto, ma Bookcity deve andare avanti...". E per Mauri...
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di Antonio Prudenzano
su Twitter: @PrudenzanoAnton

Mentre nel Partito Democratico è scoppiato il "caso" dell'ormai ex assessore alla Cultura di Milano Stefano Boeri, "licenziato" dal sindaco Giuliano Pisapia, ci si interroga sulle conseguenze concrete della decisione. Il mondo culturale meneghino e gli addetti ai lavori, infatti, in queste ore si domandano che fine faranno i numerosi progetti (nel campo dell'arte, della moda, dell'editoria, del design, della creatività giovanile...) avviati da Boeri, e quali decisioni prenderà in merito il nuovo assessore Filippo Del Corno (nella foto a sinistra, ndr), classe '70, stimato compositore, presidente delle Scuole civiche ed estensore, tra gli altri, del programma culturale di Pisapia.


LO SCONCERTO DI FORMENTON -Numerosi intellettuali in queste ore si sono pubblicamente schierati in difesa di Boeri. Tra questi Luca Formenton, presidente de Il Saggiatore. L'editore, che ha pubblicato il "manifesto politico" di Boeri ( "Fare di più con meno - Idee per riprogettare l'Italia") e che è stato tra i promotori di Bookcity, al telefono con Affaritaliani.it non vuole entrare nella polemica politica: "Per me e per altri amici è stata una brutta sorpresa apprendere questa notizia, un fulmine a ciel sereno. Non abbiamo ancora capito quali sono le motivazioni della decisione. In questi mesi Boeri ha lavorato bene, penso ai successi di Bookcity e della mostra su Picasso, ma potrei citare anche altri casi. Certo, tutto è perfettibile, ma sapere dell'allontanamento di Boeri ci ha sconcertato. Ho stima di Filippo Del Corno, e auspico che un progetto di grande successo come Bookcity venga portato avanti anche dal nuovo assessore. Sarebbe assurdo il contrario".
IL DISPIACERE DI MAURI (GEMS) - "Non entro nel merito perché non conosco le ragioni precise del dissidio ma mi dispiace perché sono abituato a giudicare dai risultati e per quel che ci riguarda Boeri è stato uno stimolo a costrure finalmente un festival milanese del libro, dopo anni di torpore, anche perché ci ha convinti a cominciare da subito con la prima edizone di Bookcity che è stata un successo", è invece il commento ad Affaritaliani.it di Stefano Mauri, presidente e Ad di GeMS.
PARLA BOERI - A Radio Popolare l'ex assessore Stefano Boeri ha parlato dei "numerosi progetti aperti": "Interrompendo il lavoro in questo modo si delegittima gravemente l'amministrazione... Sostengono che ho speso più degli altri assessori, che ho dato 560mila euro a dei consulenti. Invece ho un gruppo di collaboratori che mi danno una mano a costo zero. Buona parte del nostro lavoro è cercare finanze, risorse esterne. Come tutti sanno, i soldi per la cultura sono pochissimi, abbiamo fatto mostre con 800 mila euro che valgono 10-20 volte tanto”. Per Boeri, quindi, i motivi della scelta di Pisapia non andrebbero cercati nel lavoro del suo assessorato.
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