Economia
Assegno inclusione, una domanda su tre respinta. Migliaia di famiglie escluse
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Doccia gelata per chi ha perso il Reddito. Solo 287 mila nuclei familiari hanno ottenuto il via libera. Nel 2019 erano oltre un milione
Assegno di inclusione, i controlli incrociati delle banche dati e la stretta. In migliaia senza più aiuti
Per chi ha perso il reddito di cittadinanza non arrivano buone notizie. I primi dati relativi alla nuova misura che sostituisce la norma voluta dal M5s, fa registrare numeri decisamente inferiori rispetto a quelli degli anni precedenti. Il suono di una notifica, un messaggio dell’Inps che illumina il cellulare, sullo schermo l’invito a recarsi nell’ufficio postale più vicino per riscuotere i soldi dell’Assegno di inclusione, circa 645 euro al mese in media a gennaio. Ieri - si legge su Il Messaggero - 287.704 famiglie hanno ricevuto la notizia che più di tutte stavano aspettando: l’istituto di previdenza ha comunicato loro l’avvenuta accettazione della domanda per il nuovo Reddito e il via ai pagamenti.
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Contro il muro dei controlli, che rispetto al sussidio dei Cinquestelle ora sono molto più approfonditi, grazie a banche dati che comunicano tra loro e ad algoritmi anti-furbetti, una tecnostruttura guidata dal direttore generale dell’Inps Vincenzo Caridi, si sono abbattute circa - prosegue Il Messaggero - il 26% delle richieste, ovvero una su quattro. Poi c’è un altro 7% che necessita di maggiori verifiche. La maggior parte delle istanze, fa sapere l’Inps, non soddisferebbe i requisiti patrimoniali richiesti. Inizia così il percorso della misura anti-povertà con cui il governo Meloni ha mandato definitivamente in pensione quest’anno il reddito di cittadinanza. Nel 2019 erano oltre un milione.