Dopo il rally delle ultime settimane, innescato dal progetto di accordo trovato a meta' luglio col Governo per il riassetto di Aspi, Atlantia e' vittima di realizzi con il titolo che in apertura cede il 3% a 14,2 euro. Il negoziato con Cdp in questi giorni prosegue - a confermarlo e' stato anche il premier Giuseppe Conte in un'intervista concessa alla Stampa nel giorno del secondo anniversario del crollo del Ponte di Genova - anche se gli ostacoli non mancano e le modalita' del disimpegno della holding dalla concessionaria sono ancora tutte da definire.
Il premier, al proposito, ha precisato che in questi giorni si sta lavorando "senza sosta" alla ricerca di un'intesa ma che "rimangono da definire molte questioni di dettaglio". "L'importante e' che siano rispettati tutti gli impegni assunti da Aspi e da Atlantia con la lettera del 14 luglio scorso - ha sottolineato - Il procedimento di contestazione a suo tempo aperto si chiudera' solo quando verranno apposte tutte le firme sull'intesa. Al momento sono due i tavoli tecnici in corso, quello per riscrivere la concessione e quello che riguarda il nuovo assetto della societa'".
Conte ha anche escluso possibili accordi con gli attuali proprietari di Aspi che possano cancellare azioni di responsabilita' per carenze nella manuntenzione nel passato. Secondo il premier, lo Stato nel capitale di Aspi garantia' piu' controlli.
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