Economia
Benetton, la cura del nuovo Ad Sforza funziona. Meno negozi, meno rosso: perdite dimezzate
Perdite dimezzate a 100 milioni, ricavi stabili a 916,9. Nel 2024 chiusi 100 negozi in Italia, ed entro il 2026 previste 500 chiusure nel mondo

Benetton
Benetton dimezza le perdite nel 2024: in rosso per 100 milioni, ma continua il piano di risanamento
Benetton Group chiude il 2024 con una perdita dimezzata rispetto all’anno precedente: 100 milioni di euro contro i 235 del 2023. Il risultato migliora anche rispetto alle attese, che stimavano un rosso di 110 milioni. Il risanatore Claudio Sforza, nominato Ceo meno di un anno fa, porta a casa un primo risultato concreto dopo il buco dello scorso esercizio, aggravato da 150 milioni di svalutazioni deliberate dall’ultimo Cda guidato da Massimo Renon, senza le quali la perdita sarebbe stata di 85 milioni.
Il 2024 segna un’inversione di marcia sostenuta da un piano industriale basato su cinque pilastri: rilancio del brand e canali digitali, riduzione del costo del prodotto, razionalizzazione della rete distributiva, efficientamento dei processi e taglio dei costi generali. Le principali misure includono anche il trasferimento di tutte le attività nella sede di Castrette di Villorba, l’uscita dai rapporti con partner insolventi, la valorizzazione dei negozi diretti e l’avvio di un piano di rafforzamento dell’e-commerce. Quest’ultimo vale oggi il 13% delle vendite, in lieve crescita rispetto al 12% del 2023, ma ancora ben lontano dalla media del settore (30%). L’obiettivo è portarlo tra il 20 e il 25% nei prossimi anni; per questo è stata creata una divisione dedicata, sotto il diretto controllo di Sforza.
Il gruppo ha anche tagliato la produzione interna, chiudendo gli stabilimenti in Tunisia, Croazia e Serbia e puntando su fornitori esterni specializzati. Ed è anche proseguita la chiusura dei negozi: nel 2024 ne sono stati chiusi 100 in Italia, con l’obiettivo di arrivare a 500 chiusure globali entro il 2026. Nonostante questo, il fatturato ha tenuto, chiudendo a 916,9 milioni (contro i 1.098 del 2023). La posizione finanziaria netta migliora, passando da -460 a -411 milioni. Il piano di risanamento prevede una nuova riduzione della perdita a 50 milioni nel 2025, con pareggio di bilancio previsto per fine 2026.