Borsa, dopo la Fed tornano i timori sull'IA con Oracle: listini europei deboli, tech sotto pressione. A Piazza Affari svetta Cucinelli - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 09:35

Borsa, dopo la Fed tornano i timori sull'IA con Oracle: listini europei deboli, tech sotto pressione. A Piazza Affari svetta Cucinelli

Debolezza sugli indici europei mentre si riaccendono i timori per gli investimenti per l'intelligenza artificiale dopo i conti di Oracle

di Salvatore Isola

Borse europee deboli, dopo la Fed tornano i timori Ai con Oracle

Debolezza sugli indici europei mentre si riaccendono i timori per gli investimenti per l'intelligenza artificiale, dopo i conti Oracle. Piazza Affari perde lo 0,25%, Parigi un frazionale 0,03%, Francoforte lo 0,4% e Amsterdam lo 0,5%. I future sul Nasdaq sono in calo dell'1%, dopo che le vendite sui tech hanno pesato sui listini asiatici: il colosso Usa Oracle (-12% nell'after hours) ha deluso il mercato con vendite e utili inferiori alle attese e ha detto che gli investimenti aumenteranno di 15 mld di dollari rispetto alle stime precedenti, segnale che gli investimenti per l’AI non si stanno trasformando in profitti con la rapidità che Wall Street si aspettava.

Pesanti i tech europei, dopo il sell-off su quelli asiatici, con St che a Milano perde oltre l'1%. I numeri di Oracle hanno offuscato la decisione - attesa - della Fed di tagliare il costo del denaro di 25 punti base e soprattutto l'apertura a possibili altre mosse nel 2026. Oggi da seguire i dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione, che iniziano a pesare sulla prossima decisione della Fed del 28 gennaio 2026.

Sull'azionario milanese svetta Brunello Cucinelli (+1,9%) che stima di chiudere l’anno con ricavi in crescita al 10% a cambi correnti, definendo il 2025 un "anno record". A seguire, Campari sale dell'1,12% dopo il giudizio positivo di Barclays che ha alzato il target price. Bene i pharma, con Diasorin e Recordati che salgono dello 0,8%, mentre Ferrari recupera uno 0,7% dopo lo scivolone della vigilia, con Exane Bnp Paribas che ha migliorato il giudizio a outperform da neutral ma con target price che passa da 414 a 399 euro. Prezzo obiettivo ridotto per Ferrari anche da Jp Morgan, da 394 a 350 euro.

Le vendite si concentrano su Stellantis (-2%), con Exane Bnp Paribas che qui ha tagliato il giudizio da neutral a underperform. Male anche Prysmian che perde il 2% dopo i rialzi della vigilia. Tra le banche in ordine sparso, Mps è debole (-0,7%) nonostante Bofa abbia confermato il buy con target price migliorato a 11 euro da 10,5. Deboli le utility con Snam che perde lo 0,9% e non beneficia dell'acquisto del 48,2% di Olt – Offshore Lng Toscana, per 126 mln di euro.

Sul fronte delle materie prime, l'argento si muove poco sotto il nuovo record di 62,88 dollari l'oncia a 62,02 (+0,4%), cede lo 0,3% l'oro appena sotto ai 4.216 dollari l'oncia. In discesa il prezzo del petrolio con il Brent a 61,82 dollari al barile (-0,6%) e il Wti a 58,07 dollari (-0,67%), dopo essere salito nella notte sulla notizia del sequestro da parte degli Usa di una petroliera in Venezuela. In calo dell'1,2% a 26,93 euro al MWh il prezzo del gas europeo. Sul valutario, recupera qualche posizione il dollaro e l'euro torna sotto quota 1,17 a 1,1694 (da 1,164 ieri), mentre il biglietto verde è a 156,02 yen (da 156,34). Euro/yen a 182,48 (182,13).

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