Economia
Brexit, tutte le tappe storiche dei rapporti tra Londra e Bruxelles

Manca un mese esatto al referendum in cui i britannici decideranno se il loro Paese deve restare nell' Unione europea. Prima del voto del 23 giugno, ecco le date chiave di un rapporto tra Londra e Bruxelles tutt'altro che idilliaco:
- 9 agosto 1961: Londra fa la prima richiesta formale di entrare in quella che si chiamava Comunità economica europea (Cee), sotto il governo conservatore di Harold Macmillan.
- 14 gennaio 1963: il presidente francese Charles de Gaulle pone il veto sulla richiesta di adesione della Gran Bretagna. Lo farà una seconda volta il 27 novembre 1967.
- 1 gennaio 1973: la Gran Bretagna entra finalmente nella Cee insieme a Irlanda e Danimarca, dopo l'uscita di scena di De Gaulle.
- 5 giugno 1975: in un referendum sull'appartenenza dalla Cee, i britannici votano "sì" con una percentuale poco superiore al 67%.
- 30 novembre, 1979: la premier Margaret Thatcher chiede uno sconto sul contributo britannico al budget europeo con un discorso che diventerà leggendario per la frase che le viene attribuita "rivoglio i miei soldi!".
- 20 settembre 1988: Thatcher a Bruges tiene un discorso che viene visto come una chiamata alle armi degli euroscettici contro una maggiore integrazione europea.
- 20 novembre 1990: Thatcher costretta a dimettersi. Il suo euroscetticismo è uno dei fattori che porta alla sua uscita di scena, perchè percepito come la causa di un calo dell'influenza di Londra in Europa.
- 7 febbraio 1992: firma del trattato di Maastricht, su cui si fonda la nuova fase di integrazione europea. La Gran Bretagna ottiene una clausola di opt-out dalla moneta unica europea.
- 23 luglio 1993: il premier John Major chiede un voto di fiducia sul trattato di Maastricht dopo lo scoppio di una guerra interna al suo partito conservatore sull'Europa. Viene colto dalle telecamere a Westminster mentre definisce i ministri euroscettici del suo governo che complottano contro di lui "bastardi".
- 20 aprile 2004: il premier laburista Tony Blair, favorevole all'Europa, annuncia l'intenzione di indire un referendum sulla costituzione europea. Non si terrà mai, dopo il no di Francia e Danimarca al documento.
- 23 gennaio 2013: il premier conservatore David Cameron promette un referendum sull'appartenenza all'Unione europea se il suo partito vincerà le prossime elezioni politiche.
- 22 maggio 2014: il partito anti-Ue UK Independence Party è in testa alle elezioni per il Parlamento europeo, con il 26 dei voti e 24 seggi.
- 7 maggio 2015: i conservatori di Cameron ottengono a sorpresa la maggioranza assoluta alle elezioni politiche, spianando la strada al referendum.
- 20 febbraio 2016: Cameron annuncia la data del voto dopo aver negoziato con i partner Ue una serie di riforme a un vertice a Bruxelles. - 15 aprile 2016: comincia la campagna referendaria.