Economia
BTP Italia, è finito l’entusiasmo? Boom di ordini per 8,79 miliardi, ma niente a che vedere con le emissioni passate. Ecco perché
Il nuovo BTP Italia ha attirato l’attenzione di molti risparmiatori, anche se con numeri meno eclatanti rispetto ad alcune emissioni precedenti

BTP Italia
BTP Italia: bene ma non benissimo. Il boom non regge il confronto con le annate passate
Il nuovo BTP Italia ha attirato l’attenzione di molti risparmiatori, anche se con numeri meno eclatanti rispetto ad alcune emissioni precedenti. Si tratta di un titolo di Stato pensato per chi vuole proteggere i propri risparmi dall’aumento dei prezzi, grazie all’indicizzazione all’inflazione italiana. Dura sette anni, offre una cedola minima garantita dell’1,85% più l’adeguamento all’inflazione, e premia chi lo tiene fino alla scadenza con un bonus extra dell’1% sul capitale investito. In parole semplici: è un modo per far fruttare i propri soldi mantenendoli al sicuro dall’erosione del potere d’acquisto.
In questa edizione il titolo indicizzato all'inflazione e dedicato al retail ha raccolto complessivamente 8,79 miliardi di euro dopo che l'ultima giornata di vendita, destinata agli investitori istituzionali, ha raccolto altri 2,257 miliardi di euro, che si aggiungono ai 6,53 miliardi della fase retail. Prima dell'avvio del collocamento il Tesoro ha confermato all'1,85% il tasso minimo garantito del titolo settennale.
Se si analizzano i dati, la prima fase retail ha portato a casa un risultato positivo, che ha mostrato ancora una buona fiducia da parte dei risparmiatori, ma che ha segnato un rallentamento rispetto all’entusiasmo registrato nel 2023 (ultima emissioni) e nei primi mesi del 2024. Basta guardare indietro per rendersene conto.
A titolo di confronto, infatti, la precedente emissione di BTP Italia, quella di marzo 2023, aveva raccolto 3,6 miliardi il primo giorno e 2,93 miliardi il secondo, per un totale di oltre 8,5 miliardi nella sola fase retail. L’emissione si era poi chiusa a quasi 10 miliardi complessivi, includendo gli ordini istituzionali. Ancora più significativa era stata la risposta del mercato al BTP Più di febbraio 2024, con una raccolta iniziale di 5,6 miliardi solo nel primo giorno e una chiusura a quasi 15 miliardi complessivi. Il terzo BTP Valore di inizio 2024 ha segnato un record assoluto, con oltre 6,4 miliardi raccolti nel primo giorno e un totale finale di più di 18,3 miliardi su oltre 656.000 contratti.
Insomma, la corsa al BTP sembra rallentare. Non per mancanza di interesse, ma forse perché gli italiani hanno già investito molto nei mesi scorsi, oppure perché stanno aspettando di capire cosa farà la Banca Centrale Europea con i tassi d’interesse nei prossimi mesi. Se i tassi scendono, i titoli futuri potrebbero offrire condizioni migliori. Detto questo, il nuovo BTP Italia resta comunque una proposta interessante, soprattutto per chi punta alla sicurezza e vuole tutelarsi dall’inflazione. Il rendimento reale è meno generoso rispetto a certi BTP Valore recenti, ma offre comunque stabilità, cedole semestrali e un premio finale che è un incentivo concreto per mantenere l’investimento fino alla fine.