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Economia
Carige, il nodo Npl e il rischio aumento. Il mercato vende sui rumors

Tonfo di Carige a Piazza Affari (-3,69% a 0,316 euro a fine seduta). La banca ha pubblicato i risultati venerdì a mercati chiusi. Banca Akros (neutral, Tp 0,3 euro) dichiara che la perdita 2016 ha rispecchiato quelle che erano le attese mentre "la posizione di capitale è stata più debole delle previsioni". Il Cet1 Ratio phased-in si è attestato all'11,3% rispetto all'11,5% stimato dalla casa d'affari. Gli esperti mantengono il rating neutral in attesa del nuovo business plan. Equita Sim (hold, Tp 0,3 euro) afferma che i risultati sono stati "inferiori alle attese". Gli analisti spiegano che "il trimestre e' stato penalizzato dalla debolezza dei ricavi core e dall'ulteriore pulizia di bilancio. Il Net Interest Income e le commissioni sono stati del 9% sotto le attese". Inoltre, proseguono gli esperti, secondo alcune indiscrezioni "un aumento di capitale è molto probabile".

Per Icbpi (neutral, Tp 0,31 euro), invece, i conti sono stati "complessivamente in linea con le nostre stime, specie su costi operativi e rettifiche su crediti. Ricavi leggermente inferiori alle nostre attese, specie sulle componenti core. Superiori alle aspettative gli accantonamenti per rischi e oneri, legati in buona parte a contenziosi con Amissima Assicurazioni". Il Cet1 ratio, aggiungono gli analisti, "si e' ridotto come previsto, dopo il riassorbimento di fattori transitional che avevano inciso sulla sua contenuta discesa nei primi trimestri. Stime sul prossimo triennio e valutazione in corso di revisione".

Per Ubs i risultati del trimestre hanno mostrato "trend operativi misti" che hanno evidenziato ricavi core deboli ma "un buon progresso sul fronte dei costi". La qualità dell'attivo è invece stata più debole delle attese anche se "il focus resta sul prossimo business plan", concludono gli analisti. Mediobanca Securities (neutral, Tp a 0,31 euro) sottolinea infine il calendario riportato dalla stampa per la riduzione dei Non performing loan della banca: il board dell'Istituto genovese si riunira' il 21 e il 28 febbraio. "Quello che e' emerso dai risultati preliminari - dichiarano gli analisti - e' stato un aumento degli Npe (Non performing exposure, ndr) dell'Istituto di credito, soprattutto nell'ultimo trimestre del 2016".

Gli esperti pensano che il 21 febbraio la banca potrebbe approvare la cessione della prima tranche di Npl, "un ammontare che dovrebbe essere di circa 1 mld euro" e dovrebbe essere venduto al 70% di sconto del GBV (Gross Book Value). Secondo le indiscrezioni, il 28 febbraio dovrebbe arrivare il via libera a due distinti documenti. Il Cda si pronuncera' sul piano operativo per gli Npl e subito dopo sull'aggiornamento del piano industriale. La documentazione sara' immediatamente inviata alla Bce.

Il parere della Vigilanza Ue sarà vincolante. Il nodo resta quello legato alle misure sul capitale. Insomma, un rafforzamento patrimoniale attraverso denaro fresco, ipotesi che Carige non ha mai scartato ma ha sempre considerato come ultima opzione, nel caso quanto previsto dal piano non dovesse realizzarsi o comunque non incontrasse il gradimento della Bce.

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