Spingere i consumi nei bar e nei ristoranti ma anche nell’abbigliamento e nel settore degli elettrodomestici per far rimbalzare con maggiore forza l’economia. È questo l’obiettivo del governo che ha stanziato due miliardi di bonus destinati a chi userà la carta invece i contanti. Come scrive La Repubblica, la misura sarà adottata per 5 mesi, fino a dicembre. Gli sconti sarebbero il quarto pilastro previsto nell’impianto del dl Agosto, dopo la cassa integrazione selettiva e decontribuzione per le assunzioni, blocco fino a novembre delle cartelle esattoriali e interventi per enti locali e scuole.
Il meccanismo bonus-consumi, deciso domenica a via XX settembre, lega gli incentivi agli acquisti fatti da carte e bancomat: il che permetterà di tracciare il denaro e fare la lotta al “nero”. La misura per 3 miliardi era già stata presa con la legge di bilancio e sarebbe dovuta scattare quest’anno con la previsione di far arrivare i primi rimborsi con la Befana del 2021 ma l’emergenza ha bloccato tutto. Ma ora potrebbe prevedere un rimborso di parte della spesa sostenuta, con un tetto massimo, da accreditare direttamente al consumatore- contribuente nel proprio conto o nel cassetto fiscale.
I settori che la misura prevederà, dovrebbero essere quello dei bar e dei ristoranti, come proposto dalla viceministra del Tesoro Laura Castelli. A questi potrebbero aggiungersi misure, proposte dal ministro dei Beni Culturali Franceschini, per ripopolare i centri delle città dove molti esercizi sono stati colpiti dallo smart working che ha penalizzato il mercato delle pause-pranzo. Interessata anche la ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova che vorrebbe inserire benefici che favoriscano l’acquisto, fino a 5.000 euro, di prodotti italiani da parte degli esercizi commerciali.
Sempre come riferisce La Repubblica, al rilancio dei consumi contribuirà anche la nuova rottamazione auto, già varata e con già 3.000 prenotazioni nelle prime ore, che sarà portata da 50 a circa 500 milioni, e le misure sul bonus ecologico per le ristrutturazioni dei condomini e delle seconde case.
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