Coronavirus, anche la Bce scende in campo. Mini pacchetto di stimoli - Affaritaliani.it

Economia

Coronavirus, anche la Bce scende in campo. Mini pacchetto di stimoli

Liquidità aggiuntiva alle banche con nuove aste Tltro e 120 miliardi di quantitative easing annuale aggiuntivo ai 20 miliardi mensili

Nuove aste Tltro-3 di liquidità da giugno per le banche europee e quantitative easing aggiuntivo (oltre a quello da 20 miliardi mensili) di 120 miliardi complessivi nel 2020, con un "forte contributo" di acquisti di titoli del settore privato. Come le altre banche centrali mondiali, anche la Bce di Christine Lagarde scende in campo contro l'emergenza Coronavirus, mettendo in campo una serie di stimoli di politica monetaria non convenzionale, decisi all'unanimità

LE NUOVE PREVISIONI MACRO DELLA BCE/ Il prodotto interno lordo dell'eurozona crescera' al ritmo dello 0,8% nel 2020 e dell'1,3% nel 2021 e dell'1,4% nel 2022. Sono le nuove stime annunciate oggi in conferenza stampa a Francoforte dalla presidente della Bce Christine Lagarde che risentono per il 2020 dell'emergenza coronavirus ma non ne riflettono interamente l'impatto. Sono infatti state completate il 24 febbraio e non tengono conto dei piu' recenti sviluppi dell'epidemia. A dicembre gli esperti della Bce avevano previsto una crescita dell'1,1% nel 2020 e dell'1,4% sia nel 2021 e 2022. I

Ma, a differenza di quanto deciso dalla Federal Reserve e dalla Bank of England, l'Eurotower ha lasciato invece invariati i suoi tassi d'interesse principali: quello sui depositi resta fermo a -0,5%, quello principale a 0, e quello sui prestiti marginali allo 0,25%.  In dettaglio la Bce ha annunciato ulteriori aste per immettere liquidità nel sistema bancario "anche se non si registrano tensioni sui mercati o carenze nel sistema bancario" e per le aste condotte fra giugno 2020 e giugno 2021 varranno condizioni "notevolmente più favorevoli" con un tasso di 25 punti inferiore a quello applicato sulle operazioni di rifinanziamento della Bce.

Ma, soprattutto, l'Eurotower ha annunciato un pacchetto temporaneo e supplementare di acquisti da 120 miliardi di euro fino alla fine del 2020 e ha anche reso noto che le banche europee potranno scendere al di sotto dei buffer patrimoniali del "secondo pilastro" per sostenere l'economia.

Il consiglio presieduto dalla Lagarde si attende che gli acquisti durino per tutto il tempo necessario per rafforzare l'impatto accomodante delle sue politiche e che terminino poco prima del primo rialzo dei tassi. Dall'ultima riunione del consiglio direttivo, la diffusione del coronavirus ha inferto un "grosso shock alle prospettive di crescita dell'economia europea e di quell'eurozona e ha aumentato la volatilità dei mercati", ha spiegato la Lagarde in conferenza stampa.

"Sebbene di natura temporaneo, questo shock avrà un impatto significativo sulle attività economiche perchè rallenterà la produzione a causa dell'interruzione delle catene di approvvigionamento e vedra' un indebolimento della domanda anche per le misure di contenimento adottate. Inoltre l'alta incertezza impatta sui piani di investimento e di finanziamento".

Per contrastare questa situazione la Lagarde ha auspicato che i governi e le istituzioni adottino misure tempestive e mirate per contenere lo spread e mitigare l'impatto economico. "In particolare - ha detto - serve un piano fiscale ambizioso e coordinato per sostenere imprese e famiglie". Risuoluzione dunque che tocca alla politica fiscale. "Sino ad ora i piani fiscali di emergenza annunciati a livello europeo sono stati pari solo a 27 miliardi o un quarto di punto di Pil europeo - ha aggiunto la banchiera centrale francese- per questo auspico piani fiscali coordinati e ambiziosi". 

Risposta negativa dalle Borse alle decisioni di politica monetaria della Bce, evidentemente giudicate insufficienti dagli investitori per fronteggiare l'emergenza. Gli indici azionari europei crollano di oltre il 10%. Secondo gli analisti, infatti, la Bce avrebbe potuto fare ancora di più: "Sebbene queste misure siano abbastanza consistenti, non crediamo che la Bce sia in grado di cambiare l'umore degli investitori e lo stesso varra' per la Federal Reserve la settimana prossima", hanno detto gli esperti di Capital Economics.

La paura è quindi che la Bce non abbia strumenti sufficienti per fare fronte a una crisi che rischia di essere grave come quella del 2008, se non peggiore: "I movimenti del mercato suggeriscono che lo stimolo monetario ha raggiunto i propri limiti. La maggior parte del sostegno deve ora arrivare dal fronte fiscale e non si vede ancora sufficiente forza da quel punto di vista", hanno detto gli analisti di Achmea Investment.

Insomma, l'idea è che "si dovrà fare molto di più per riconquistare la fiducia degli investitori", dicono gli esperti di Jefferies, sottolineando che "il rallentamento economico e' provocato dal fatto che i consumatori non spendono, perche' non possono muoversi ne' viaggiare. Non si puo' spingerli a spendere di piu' tramite misure monetarie, quello che serve e' uno stimolo fiscale".