Economia
Crisi politica in Francia e mercati alla finestra, ma niente panico: ecco perchè il sistema bancario riuscirà a reggere
Il commento di David Benamou, CIO di Axiom Alternative Investments

Emmanuel Macron
Il commento
La probabile caduta del governo di François Bayrou, nominato nel dicembre 2024 e minacciato da un voto di fiducia l'8 settembre 2025, ha provocato un forte calo dei corsi delle banche francesi, ricordando le turbolenze dello scioglimento dell'Assemblea nazionale nel giugno 2024. All'epoca, le azioni di BNP Paribas, Société Générale e Crédit Agricole erano scese dall'8 al 12% in pochi giorni, per poi risalire dal 20 al 30% una volta dissipata l'incertezza. Questi movimenti riflettono un “sentiment di mercato” legato all'incertezza politica.
L’attuale reazione dei mercati, simile a quella registrata in occasione dello scioglimento dell'Assemblea nazionale, è probabilmente temporanea e in ogni caso non influisce sui risultati delle banche francesi, la cui redditività ha continuato a migliorare negli ultimi trimestri.
Il divario tra i costi di finanziamento in Francia e Germania: un non-evento per i risultati del settore
L'aumento del costo del debito francese rispetto a quello tedesco (77 punti base contro i 50 di inizio anno) è una preoccupazione a medio/lungo termine per le finanze pubbliche che, salvo il caso di insolvenza della Francia, non hanno alcuna influenza sui risultati delle banche francesi. Infatti, queste variazioni sono annullate nella massa di ricavi diversificati delle banche francesi.
Spesso le banche francesi vengono ridotte alla loro attività di prestito in Francia, ma esse hanno un portafoglio di attività molto più ampio. Crédit Agricole, ad esempio, opera nel settore assicurativo, nell’asset management tramite Amundi, nella custodia di titoli tramite CACEIS, nell'investment banking e vanta numerose sedi e partecipazioni internazionali. Lo stesso vale per BNP o SG, anche se quest'ultima realizza una percentuale maggiore dei propri ricavi in Francia.
Probabile rimbalzo una volta superate le incertezze politiche
La situazione dovrebbe chiarirsi rapidamente, poiché la Francia si trova molto probabilmente in una situazione di stallo politico fino alle prossime elezioni presidenziali. In assenza di una maggioranza, qualsiasi nuovo governo avrà poco o nessun margine di manovra politico per far approvare un nuovo bilancio. È quindi altamente probabile che il bilancio 2024 venga prorogato fino alle prossime elezioni.
Si tratta di una notizia sia positiva che negativa, poiché elimina ogni incertezza su una paralisi o una cessazione dei pagamenti del Paese. Questa proroga comporta anche alcuni risparmi, poiché non consentirà l'indicizzazione degli stipendi dei dipendenti pubblici e delle pensioni.
Certo, il nuovo scenario politico del 2027 potrebbe essere sfavorevole al settore con la proposta di tasse bancarie ma, dopo i ribassi degli ultimi giorni, questi rischi sono già nei prezzi. A questi livelli, ci sembra probabile un rimbalzo, come nella fase di mercato post-scioglimento del 2024.
Trimestre di sovraperformance e nuovo aumento delle stime
I risultati del secondo trimestre hanno superato del 3% le aspettative degli analisti e hanno portato a una revisione al rialzo del 2% delle stime per il 2025-2026.
I principali fattori alla base di questa revisione al rialzo sono legati ai seguenti elementi: l'andamento della curva dei tassi è attualmente favorevole al settore, la stabilità dei depositi, la ripresa dei volumi di credito.
Infine, a complemento di queste prospettive, il settore offre attualmente un rendimento (dividendi e riacquisto di azioni) dell'8,5-9% all'anno con uno sconto in termini di multipli di risultato di circa il 35% rispetto al resto del listino.
Le banche europee rimangono quindi un settore interessante per i prossimi trimestri.