Economia
Crisi Renovars, dopo Facile Ristrutturare anche la controllante chiede il concordato. Maxi perdite nel 2024
Renovars ha chiuso il 2023 con una perdita di 38 milioni portando il patrimonio netto in negativo per 27 milioni a fronte di debiti per 20 milioni

Crisi Renovars, dopo Facile Ristrutturare anche la controllante chiede il concordato
Dopo il via libera di qualche settimana fa del tribunale civile di Roma al piano di concordato preventivo proposto da Facile Ristrutturare, società di ristrutturazioni edilizie andata in crisi dopo lo stop al Superbonus, la stessa procedura tocca ora alla controllante Renovars di Loris Cherubini e Giovanni Amato.
La sezione del tribunale capitolino, con Caterina Bordo quale giudice relatore, ha infatti ammesso Renovars alla composizione negoziata della crisi d’impresa in vista di un piano di concordato, nominando Lodovico Zocca quale commissario.
Renovars ha chiuso il bilancio del 2023 con una perdita di oltre 38 milioni di euro dovuta ad ammortamenti e svalutazioni su Facile Ristrutturare che hanno portato il patrimonio netto in negativo per 27 milioni a fronte di debiti per 20 milioni e il revisore EY non ha espresso un giudizio sul bilancio.
Nel piano concordatario di Facile Ristrutturare, infine, che dovrà essere votato dai creditori entro il prossimo 30 settembre, compare come fonte di entrata l’affitto quinquennale di un ramo d’azienda al Gruppo Wow, con successivo acquisto, tale da garantite la continuità aziendale e soddisfare le varie classi di creditori con percentuali diverse.
Il bilancio del 2023 di Facile Ristrutturare s’era chiuso con una perdita di 89 milioni che aveva mandato il patrimonio netto in negativo per 75 milioni. Anche se i ricavi erano saliti del 12% arrivando a quota 163,6 milioni i costi erano però balzati da 153,6 a 238,1 milioni per il blocco del mercato dei crediti fiscali e dello sconto in fattura che aveva determinato l’iscrizione di 42 milioni di ammortamenti e svalutazioni.