Dazi, altro che sogno americano. Effetto Trump sul porto di Los Angeles: posti di lavoro dimezzati per lo stop delle merci - Affaritaliani.it

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Dazi, altro che sogno americano. Effetto Trump sul porto di Los Angeles: posti di lavoro dimezzati per lo stop delle merci

Negli ultimi 25 turni solo 733 posti di lavoro erano disponibili per 1.575 scaricatori portuali in cerca di occupazione

Dazi, al porto di Los Angeles posti dimezzati per lo stop delle merci 

Altro che sogno americano: i dazi di Trump stanno minando lavoro e tenuta economica del Paese. I posti di lavoro al porto di Los Angeles, il più grande e trafficato degli Stati Uniti, si sono dimezzati a causa delle tensioni tariffarie imposte dal presidente, che hanno paralizzato gli scambi commerciali con l'area Asia-Pacifico, secondo quanto riportato sabato dai media locali.

Negli ultimi 25 turni di lavoro, solo 733 posti di lavoro erano disponibili per 1.575 scaricatori portuali in cerca di occupazione, ha riportato il Los Angeles Times, citando Gene Seroka, direttore esecutivo del porto di Los Angeles, il quale ha aggiunto che il porto ha gestito il 25% di merci in meno rispetto alle previsioni di maggio. "Non sono stati licenziati, ma non lavorano più come in precedenza", ha affermato Seroka.

"Da quando sono entrate in vigore le tariffe, e in particolare a maggio, abbiamo visto il lavoro diminuire drasticamente" sostiene Seroka che ha attribuito la diminuzione delle opportunità di lavoro al minor volume di merci in transito nel porto. Il porto di Los Angeles si è classificato come il più grande porto container degli Stati Uniti dal 2000. Solo in California, quasi 1 milione di posti di lavoro sono legati al commercio attraverso il porto.

Dazi, nuovo round di colloqui Cina-Usa

Prenderanno il via domani, lunedi' 9 giugno, a Londra i nuovi colloqui tra Stati Uniti e Cina nel quadro del fragile cessate il fuoco commerciale raggiunto a maggio. L'incontro, che durerà fino al 13 giugno, segna l'apertura ufficiale del "meccanismo di consultazione economica e commerciale" tra le due potenze, e vedra' la partecipazione del vicepremier cinese He Lifeng e di una delegazione statunitense guidata dal Segretario al Tesoro Scott Bessent, dal Segretario al Commercio Howard Lutnick e dal Rappresentante per il Commercio Jamieson Greer.

L'iniziativa, annunciata sabato dal ministero degli Esteri cinese, arriva su invito del governo britannico e rappresenta il secondo round di negoziati ad alto livello dopo quello tenutosi lo scorso maggio a Ginevra, che aveva portato a una tregua di 90 giorni sui Dazi. Venerdi', il presidente americano Donald Trump aveva anticipato il nuovo appuntamento con un post sulla sua piattaforma Truth Social, confermando di aver parlato telefonicamente con il leader cinese Xi Jinping in un colloquio definito "positivo". Ma se formalmente al centro del confronto restano i Dazi, l'agenda reale si è allargata oltre le tariffe doganali. 

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