Dazi, Trump verso l’accordo con l’India: "Uno sbocco commerciale interessante anche per Italia ed Europa" - Affaritaliani.it

Economia

Dazi, Trump verso l’accordo con l’India: "Uno sbocco commerciale interessante anche per Italia ed Europa"

L’India oggi è la quinta economia del mondo per Pil nominale e la terza per potere d’acquisto: uno sbocco commerciale strategico per Donald Trump. L'intervista all'avvocato Valentino Durante, esperto di diritto internazionale

di Rosa Nasti

Dazi, accordo Trump-Modi: “Il percorso intrapreso dall’India non può passare inosservato. Anche l'Italia guarda a Nuova Delhi"

I negoziati commerciali tra Stati Uniti e India "stanno andando alla grande. Credo che avremo presto un accordo", ha dichiarato Donald Trump in un’intervista ai giornalisti, poco prima di partire per un comizio in Michigan. Una dichiarazione che segue l’incontro di fine febbraio tra il primo ministro indiano Narendra Modi e la Casa Bianca, e che conferma il clima positivo che si respira tra le due potenze.

A rafforzare questa prospettiva è stato anche Scott Bessent, Segretario al Tesoro USA, che ha definito l’India “uno dei partner più facili con cui negoziare” grazie alla trasparenza delle sue politiche tariffarie. Ma perché tanta attenzione sull’India? La risposta è nei numeri. L’India oggi è la quinta economia del mondo per PIL nominale e la terza per potere d’acquisto. Secondo le stime, entro fine anno il suo PIL potrebbe toccare 4.340 miliardi di dollari, superando il Giappone. Insomma un uno sbocco commerciale strategico per Trump.  Affaritaliani.it ne ha parlato con l’avvocato Valentino Durante, responsabile del dipartimento di diritto internazionale dello studio Casa & Associati.

“L’India resta un’opportunità – afferma– “nonostante l’incertezza determinata dalla nuova politica tariffaria dell’Amministrazione statunitense, la via indiana al XXI secolo mostra ancora una volta prudenza e l’uso di una strategia di tipo asimmetrico. Gravata da un dazio del 26% (comunque inferiore a quello della Cina, della Thailandia e del Vietnam), il governo indiano sceglie di agire silenziosamente, consapevole del fatto che i suoi competitor asiatici dovranno assorbire, a livello commerciale, un aumento dei prezzi di esportazione relativamente più alto." 

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L'esperto aggiunge: "E sempre silenziosamente si appresta a procedere a nuove riforme per potenziare la produzione di scala e migliorare la competitività del sistema-Paese. Naturalmente, il passaggio dall’intenzione alla realtà non è semplice, né scontato. Ma l’attitudine indiana ad aumentare la propria capacità di resilienza, coniugata con iniziative come il Production Linked Incentive (PLI) Scheme, mostra come il percorso intrapreso da una delle economie in più rapida crescita non possa passare inosservato. Rimanendo, al contrario, tra le opzioni più interessanti per qualsiasi progetto di investimento e di internazionalizzazione anche per le imprese italiane ed europee”.