Fincantieri, Macron? Il liberale senza pragmatismo - Affaritaliani.it

Economia

Fincantieri, Macron? Il liberale senza pragmatismo

Ernesto Vergani

Nella negoziazione sul caso Fincantieri, il Governo italiano badi alla mossa più scontata che il presidente francese farà...

Liberal-progressista: così, più che centrista, vuole essere definito il presidente francese Emannuel Macron. Questi, con la decisione di nazionalizzare STX France, la società che controlla i cantieri navali di Saint-Nazaire, che un accordo già concluso con François Hollande era stata in realtà promessa all’italiana Fincantieri, dimostra di essere poco liberale, se è vero che concorrenza, libero mercato e scarsa presenza dello Stato in economia sono declinazioni del liberismo.

Un liberale pragmatico baderebbe ai posti di lavoro e alle competenza di Fincantieri non a un nazionalismo (uno dei difetti più pericolosi dei francesi… gli italiani più semplicemente sono convinti che l’Italia sia il Paese più bello del mondo) fine a se stesso. Non si capisce la vera ragione. Si pensi a quanto fa e sostiene il presidente Usa Donald Trump: il lavoro in Usa (non importa la nazionalità dell’azienda). Macron si dimostra anche meno europeista di quanto asserisce (e del resto la Francia chiude le frontiere come tutti gli altri Stati membri e al confine di Ventimiglia sguinzaglia i cani contro i migranti).

Nel contesto attuale globalizzato, il liberismo deve trovare – come afferma Trump – una nuova coniugazione, che garantisca vantaggi commerciali e reciproci: per questo gli interessi strategici che rivendica Macron sarebbero giustificabili nell’ambito di un ragionamento comune europeo. Come Trump, Macron ha una formazione anch’egli da leader, anch’egli per usare un ossimoro da monarca democratico, ma, a differenza di Trump, dimentica di praticare meno le virtù dell’ascolto e della coerenza.

Il macronismo è stato definito il tutto e il contrario di tutto… e se si consolida questa fama a tre mesi dalle elezioni, chissà tra quattro anni. Proprio perché siffatta è la sua formazione, nella negoziazione il Governo italiano badi alla mossa più scontata che Macron farà: rinunciare/fare concessioni su qualche aspetto o proporre iniziative congiunte future.