Economia
Giornata Nazionale della Previdenza e del Lavoro: tra allarme debito e investimenti sostenibili




Debito pubblico e investimento sostenibile. Sono questi i due temi all’analisi della seconda giornata della V edizione ‘Giornata Nazionale della Previdenza e del Lavoro’ (GNP), manifestazione organizzata da Itinerari Previdenziali in corso in questi giorni a Napoli. A tracciare lo scenario è il Prof. Alberto Brambilla, Presidente CTS Itinerari Previdenziali, organizzatore della GNP, che all’interno dell’edificio della previdenza ha voluto uno schermo che ricorda ai visitatori quanto cresca velocemente il fardello del debito pubblico che le nuove generazioni sono chiamate a portare sulle loro spalle, pesando anche sul loro futuro previdenziale.
“Lo Stato è una famiglia e nessuna famiglia spendacciona e in difficoltà può pensare di crearsi un futuro e, al contempo, lasciare qualcosa ai figli continuando ad indebitarsi; la nostra produttività è oggi di gran lunga inferiore al nostro enorme debito e così pure la ricchezza prodotta è inferiore a quello che si consuma; eppure c'è chi sostiene l’aumento della spesa e quindi del debito, per altro welfare e sviluppo. Non c’è sviluppo se si è gravati da un grande debito e la storia purtroppo ce lo dimostra anche oggi”, afferma Brambilla nel Manifesto a favore delle giovani generazioni presentato alla GNP e che è possibile firmare nel corso della manifestazione. Non solo una denuncia, ma anche e soprattutto una richiesta in tre punti alle Istituzioni, semplici regole, per rispondere all’allarme debito:
1) Non aumentare più di un solo euro, la voragine del debito pubblico;
2) Finanziare la spesa pubblica unicamente in funzione di quanto possiamo effettivamente permetterci;
3) Mettere in atto politiche di razionalizzazione della spesa che ci permettano di abbattere il debito di almeno il 2% ogni anno, da qui in avanti
Insomma, spendere in modo razionale per garantire a tutti, giovani e non, un futuro migliore.
Responsabilità è la parola d’ordine che arriva anche dalla comunità finanziaria, come emerge dall’incontro “Worldwide Investing. Sostenibilità e investimento responsabile: da approccio di nicchia a mainstream? Esperienze internazionali d’eccellenza” a cura di Itinerari Previdenziali, Borsa Italiana e Prometeia Advisor Sim, che ha analizzato il tema dell’investimento sostenibile, che integra, cioè il valore per l’investitore con quello per la società e che spesso coincide con l’investimento in asset reali.
Dall’incontro, che ha illustrato esperienze internazionali, emerge che la responsabilità sia un tema significativo per gli asset owner italiani e soprattutto un fattore chiave nel tracciare i futuri dei flussi di investimento. Tradotto: assumono crescente rilievo i sei Principi per gli Investimenti Sostenibili delle Nazioni Unite (UNPRI), ovvero incorporare i parametri ambientali, sociali e di corporate governance (ESG) nell'analisi finanziaria e nei processi di decision making relativi agli investimenti; essere azionisti attivi e includere i parametri ESG nelle politiche aziendali e nelle pratiche di azionariato; chiedere la rendicontazione su parametri ESG da parte delle aziende su cui si investe; promuovere l'accettazione e l'implementazione di tali Principi nel settore finanziario; collaborare per migliorarne l'applicazione e comunicare periodicamente le attività e i progressi a questa relativi.
Si tratta di un trend indubbio a cui è necessario guardare poiché guidato dai cambiamenti nell’ambiente, nella società e nei mercati. L’investimento responsabile, conclude l’incontro, si sposa con l’orizzonte temporale di lungo periodo e le politiche di asset allocation degli investitori previdenziali, portando spesso a ritorni più stabili e alti e pur chiedendo un approccio attento alla gestione del rischio e all’ottica prudenziale che contraddistingue l’investimento previdenziale.