Imu 2025, si avvicina la scadenza: Roma e Milano tra le più care, la classifica delle città in base alla spesa - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 13:20

Imu 2025, si avvicina la scadenza: Roma e Milano tra le più care, la classifica delle città in base alla spesa

In molte città l'imposta si avvicina ai 2000 euro, ma in altre è poco sopra i 450 euro

di Matteo Posci

Imu 2025, Uil: "Sembra una lotteria fiscale. Servono valori che rispecchino il mercato"

Il 16 dicembre è fissata la scadenza per il pagamento dell'Imu 2025. La Uil denuncia però un sistema basato su valori "obsoleti" e da aliquote locali "che alimentano ingiustizie e disuguaglianze". Tutto questo ha contribuito a creare una sorta di "lotteria fiscale".

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Sono 26 milioni gli italiani chiamati al pagamento dell'Imu e, come ricorda la Uil, si tratta per il 41% di "lavoratrici e lavoratori dipendenti e pensionati". Il gettito complessivo annuo è pari a 19,4 miliardi di euro.

Imu 2025, le città più care e dove si paga di meno

Da uno studio condotto dal servizio Stato sociale, politiche fiscali e previdenziali, immigrazione della Uil è emerso che la spesa media nazionale per la Imposta Municipale Unica è di 977 euro. La tassa sulle seconde case pesa soprattutto sui proprietari che abitano nelle grandi città del Centro Nord. Ai primi posti per importi da pagare troviamo quindi:

  • Roma - 3.499 euro
  • Milano - 2.957
  • Venezia - 2.335
  • Torino - 1.984
  • Firenze - 1.973

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L'Imu risulta invece più bassa a:

  • Palermo - 391 euro
  • Pesaro - 394 euro
  • Cosenza - 395 euro
  • Enna - 460 euro

"I dati restituiscono un quadro iniquo. - commenta il segretario confederale Santo Biondo - Servono valori che rispecchino il mercato, con verifiche periodiche e criteri omogenei su tutto il territorio nazionale. Urge maggiore progressività: chi possiede patrimoni immobiliari di alto valore, case di lusso o immobili lasciati vuoti deve contribuire di più, mentre chi ha redditi medio-bassi, famiglie numerose o affitta a canone concordato deve beneficiare di sconti automatici e tutele certe".

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Biondo ritiene poi che il calcolo dell'Imu andrebbe realizzato su "valori che rispecchino il mercato, con verifiche periodiche e criteri omogenei su tutto il territorio nazionale" ma senza variazioni del gettito complessivo. A tale scopo Biondo propone "l’istituzione di una banca dati unificata (catasto, anagrafe, utenze e locazioni) come strumento essenziale per stanare le false pertinenze e gli immobili fittiziamente inutilizzati”. "È una scelta di giustizia, equità e modernizzazione che il Paese deve avere il coraggio di fare, adesso", conclude il segretario confederale della Uil.

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