Istat: cala il potere di acquisto delle famiglie
In calo il potere di acquisto delle famiglie: secondo l'Istat, nel primo trimestre dell'anno, e' diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,2% rispetto al primo trimestre del 2013. Nel primo trimestre, al netto della stagionalita', la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici (definita dal rapporto tra risparmio lordo delle famiglie consumatrici e reddito disponibile lordo) e' stata pari al 10%, in diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente ma in aumento di 0,4 punti percentuali nei confronti del primo trimestre del 2013.
Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti e' diminuito dello 0,6% rispetto al primo trimestre del 2013, mentre la spesa delle famiglie per consumi finali e' aumentata dello 0,2%. Tenuto conto dell'andamento dell'inflazione, il potere di acquisto delle famiglie consumatrici (cioe' il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in termini reali) e' diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,2% nei confronti del primo trimestre del 2013.
L'Istat rende anche noto il tasso di investimento delle famiglie consumatrici (definito dal rapporto tra investimenti fissi lordi delle famiglie consumatrici, che comprendono esclusivamente gli acquisti di abitazioni, e reddito disponibile lordo) che nel primo trimestre e' stato pari al 6,2%, invariato rispetto al trimestre precedente ma in diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2013. Gli investimenti fissi lordi delle famiglie consumatrici sono diminuiti dello 0,9% rispetto al trimestre precedente e dell'1,3% nei confronti del primo trimestre del 2013.