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Economia
La valuta digitale sarà presto la più diffusa. Grazie al cashback

 

 

Luigi Maisto, classe 1970, è quello che si può definire a pieno titolo un imprenditore seriale, fondatore di diverse società di successo, che negli ultimi 10 anni hanno avuto come comun denominatore l’innovazione del social shopping, basato sul cash back, una formula creata circa venti anni fa in Inghilterra, che consiste nel riavere indietro una piccola parte di quello speso per i propri acquisti. Ed è proprio con lui che abbiamo voluto approfondire la nuova misura del governo che per incentivare la spesa con moneta elettronica, ha scelto proprio questo sistema del cashback. La formula è piuttosto semplice, ogni volta che fai un acquisto in una piattaforma di cashback o anche in negozi fisici che aderiscono al programma, è prevista la restituzione in denaro di una percentuale di quanto speso. Questo sistema ha il vantaggio di essere premiante per tutti gli attori del processo, i negozianti che hanno opportunità di fidelizzare la propria clientela, i clienti che risparmiano sui propri acquisti e l’intermediario che guadagna una percentuale sulle somme spese.

Luigi Maisto, in questo campo, forse è uno dei massimi esperti italiani, dall’alto della sua esperienza nel settore, con la creazione di una evoluzione innovativa del cash back, Coinshare, ossia una piattaforma di social shopping, basato sulla sharing economy, completamente in blockchain, dove gli utenti ( circa 400.000 ) possono risparmiare e guadagnare proprio con il cashback, anche in moneta digitale, sotto forma del proprio token  TCJ, quotato sui principali exchange di criptovalute.

 

Dott. Maisto lei pensa che con il cashback si possa davvero guadagnare e sia un sistema conveniente per alimentare i consumi tramite moneta digitale come sperato dal Governo italiano?

“ Io credo che lo stimolo di riavere una parte di quanto speso nei propri acquisti possa sicuramente incentivare l’utilizzo di tutte le forme di moneta digitale. Si tratta di una rivoluzione che ancora in Italia ha impiegato più tempo rispetto al mondo anglosassone o quello cinese, dove invece si usa moneta digitale anche per comprare un caffè o il giornale. Ma negli ultimi anni, come si vede dai dati in nostro possesso, anche nel nostro paese le spese con moneta digitale stano aumentando in maniera esponenziale, e lo scoppio della pandemia da questo punto di vista è stato sicuramente un amplificatore di questa tendenza in atto. Io poi sono andato ancora più avanti, perché a mio avviso il vero futuro sarà la blockchain e le criptovalute, che nel giro di cinque /dieci anni diventeranno la moneta più diffusa al mondo.”

 

Lei crede insomma che anche nel nostro paese presto ci sarà sempre ammgiore diffusione di pagamenti digitali

“ Beh non lo dico solo io, ma tutti i dati sui pagamenti cashless dimostrano che questa sia la tendenza verso il futuro. Poi certamente queste mosse del governo potranno dare una ulteriore spinta all’utilizzo di questo tipo di pagamenti. Il problema che ancora blocca a livello psicologico molte persone ad utilizzare la moneta digitale è sicuramente quello legato alla sicurezza ai costi e alla trasparenza delle transazioni con moneta digitale.

 

E cosa bisognerebbe fare per ovviare a questi inconvenienti

“Facilissimo usare le criptovalute che, grazie alla tecnologia in blockchain, permettono una sicurezza, una trasparenza ed un risparmio sui costi di transazione che non ha uguali con nessun’altro sistema di pagamento oggi presente sul mercato. La nostra piattaforma Coinsahre e il suo successo, che si sta allargando anche ad altri paesi, come Spagna, Usa e Latina America, permette appunto di effettuare tutti gli acquisti quotidiani in piena trasparenza e sicurezza grazie proprio a questo sistema. Ecco perchè il cash back insieme alla blockchain possono essere la il vero strumento disruptive dei prossimi anni per il commercio elettronico e quello fisico.

 

Quindi sostanzialmente lei approva la misura del Governo

 

Si anche se bisogna capire ancora come verrà implementata, perchè per esempio questo sistema della “riffa” ( fino a 3000 euro di bonus ai primi 100.000 cittadini che fanno più transazioni con le carte) come riportano alcuni giornali, rischia di confondere un po' i consumatori. Il sistema del cashback, come avviene già nelle mie società da quindici anni, deve diventare un sistema abituale, comodo e vantaggioso per tutti per fare i propri acquisti, ed è piuttosto semplice proprio perché automatico ed immediato. Non so quali siano le reali intenzioni del governo, ma sicuramente il cashback è un sistema che funziona proprio per il suo meccanismo di fidelizzazione e di premialità. Se si fanno invece le cose troppe complicate, come per esempio con i recenti bonus per il Covid,  rischia di essere una misura poco efficace e mal digerita dai consumatori. Restiamo perciò in attesa prima di pronunciarci, ma quello che voglio aggiungere è che, a mio avviso, il futuro della moneta digitale che sostituisce quella di carta è ormai segnato, resta solo da capire se questo avverrà nei prossimi cinque o dieci anni.”

 


vcaccioppoli@gmail.com

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