Economia
Borsa, debutto record per la cinese MetaX. Ma Nvidia detiene l'80% del mercato delle Gpu per l'IA. La sfida è tutta aperta
Debutto record a Shanghai (+700%) e miliardi raccolti: tra restrizioni Usa e spinta di Pechino, l’intelligenza artificiale nuovo terreno di scontro tecnologico

Boom in Borsa per MetaX: la corsa cinese alle GPU sfida Nvidia
Esordio in Borsa da record per l’azienda cinese MetaX. A Shanghai, dopo il collocamento, le azioni sono cresciute del 700% rispetto al prezzo di Ipo che era pari a 104,6 yuan (12,65 euro). MetaX è ovviamente una società tecnologica: realizza GPU per l’Intelligenza artificiale e ha raccolto con la quotazione circa 600 milioni di euro. E se negli Stati Uniti gli investitori sono diventati molto cauti sulle valutazioni stratosferiche registrate da alcuni titoli legati all’Ai, come Nvidia, in Cina le quotazioni del settore stanno esplodendo.
Basta pensare che 15 giorni fa anche la matricola Moore Threads, definita, anche se con qualche dubbio, la Nvidia cinese, ha registrato una performance da capogiro nel giorno del debutto, salendo del 425%. Entrambi le aziende realizzano schede Gpu, necessarie per il funzionamento dell'Intelligenza Artificiale. E dunque un business molto simile a quello di Nvidia, la società che ha raggiunto una capitalizzazione record a Wall Street di oltre 4.300 miliardi di dollari.
Tanto per fare un paragone anche dopo il debutto record la capitalizzazione di Meta X è di 48 miliardi di dollari. La Cina continua dunque la rincorsa alla tecnologia Usa tanto che il fondatore di Nvidia, Jensen Huang, in un'intervista al Financial Times a inizio novembre, ha avvertito che la Cina è indietro solo di pochi nanosecondi rispetto all'America nell'intelligenza artificiale e che potrebbe tentare il sorpasso considerando che ha un costo molto più basso dell'energia.
Per ora Nvidia mantiene il suo primato nelle GPU di ultima generazione (ha l’80% del mercato), ma gli investitori si interrogano sugli scenari futuri e sugli sviluppi di aziende per adesso molto piccole e, ovviamente con i conti in rosso visto gli investimenti in ricerca e sviluppo,come appunto MetaX e Moore Threads, che quotandosi, hanno raccolto rispettivamente 600 milioni e 1,1 miliardi di euro circa. Pechino sta spingendo molto per la produzione di chip per Ai al fine di raggiungere l’autosufficienza considerando anche che dal 2022 le autorità Usa hanno vietato da tempo a Nvidia di esportare in Cina le GPU di ultima generazione, quelle tecnologicamente più avanzate per ragioni di sicurezza nazionale.
Tuttavia nelle scorse settimane il presidente, Donald Trump, ha raggiunto un accordo com il presidente cinese, Xi Jiping, per autorizzate Nvidia a vendere in Cina i chip H200, il modello antecedente quelli più performanti come è ad esempio Blackwell. Un fatto questo che sta spingendo la Cina ad accelerare i tempi di ricerca e sviluppo per realizzare chip sempre più performanti.
