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Economia
Moda: in Cina è ripartito il lusso made in Italy. Unico Paese senza flessione
(fonte Lapresse)

Moda: riparte il lusso made in Italy in Cina 

Nel settore moda le previsioni degli analisti erano già state fatte. In questo anno orribile per il mondo intero la Cina sarà l'unico Paese e non registrare una flessione. Come fa sapere il Sole24Ore, passato il “rimbalzo” subito dopo la fine del lockdown, guidato da una voglia di rivincita (il cosiddetto revenge shopping) e concretizzatosi in code chilometriche e fatturati record per alcune boutique di lusso, la tendenza all’acquisto nella Repubblica Popolare si è stabilizzata e si conferma in crescita. Anche per i marchi del lusso italiano.

Moda: la Golden Week in Cina regina dei consumi  

Il Sole24ore riporta i primi dati significativi sullo shopping in Cina relativi alla Golden Week, basandosi sui numeri del China commerce department. Nella settimana tra il primo e l’otto ottobre 2020 in Cina sono stati spesi 200 miliardi di euro in acquisti, ristoranti e hotel. Una somma che supera del 4,9% la spesa del 2019. Merito anche dei flussi turistici interni che hanno portato negli shoppingmall e nei department store oltre 305 milioni di persone. A dimostrare l’aumento dello shopping anche l’incremento del 30% delle transazioni con Wechat Pay sempre nei department store e nei mall e un incremento delle vendite su Tmall Global pari al 79,4 per cento. 

Moda: i marchi del lusso vincenti

Da quanto si apprende dal Sole24Ore la tendenza, conferma Mazza, è quella di acquistare brand del lusso europeo soprattutto “nella aree tax free e utilizzando i cosiddetti canali crossborder come Tmall Global o i Mini program di Wechat (una sorta di pop up store attraverso cui i brand vendono direttamente sul social) che, facendo arrivare la merce da oltre confine applicano una tassazione molto più bassa rispetto ai portali cinesi. Si parla del 9% contro il 40-50%”.

“Durante il lockdown le persone chiuse in casa hanno passato ore sui social. Chi ha saputo comunicare bene e attraverso i canali giusti il proprio brand “di nicchia” oggi ha sicuramente acquistato clienti”. A vincere non sono quindi solo i brand del lusso, bensì i piccoli brand che hanno saputo, attraverso diversi canali, promuoversi.  Il progetto Pavilion Italia che Digital Retex, una delle società del gruppo, sta portando avanti con Ice ha questo scopo:  lanciare 300 piccoli brand italiani in Cina con Wechat. 

Moda: successo delle start up

Alcuni ceo di grandi brand del lusso made in Italy si erano, già da settembre, su tale proposito. Patrizio Bertelli, ad esempio, aveva annunciato che le vendite del gruppo in Cina avevano ampiamente superato i livelli del 2019, evidenziando una crescita a doppia cifra. Ma il made in Italy trova successo anche nelle start up come Mirta, una piattaforma di e-commerce che vende prodotti degli artigiani italiani. Dopo il successo durante il lockdown, è sbarcata in Cina utilizzando Red, la piattaforma di social- commerce cinese che conta oltre 300 milioni di utenti. L’obiettivo per Mirta, è raggiungere i 2,5 milioni di visiste uniche mensili alla piattaforma nell’arco dei prossimi sei mesi. 

 

 

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