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CISA porta a Ecomondo il suo impegno per l'ambiente e la ricerca

Albanese (CISA): "Siamo presenti a Ecomondo da ormai 20 anni, una manifestazione che attira player provenienti da tutta Europa"

CISA, dalla valorizzazione del rifiuto nasce l'energia green

Anche quest'anno CISA ha preso parte a Ecomondo, l'evento di riferimento in Europa per l'innovazione tecnologica e industriale a favore di nuovi modelli di economia circolare e rigenerativa. CISA è un'azienda che da anni opera nella catena della valorizzazione del rifiuto all'interno del territorio pugliese e campano, divenendo con gli anni un punto di riferimento per il settore a livello regionale. Con oltre 20 anni di esperienza alle spalle, l'azienda lavora a favore della tutela di ambiente e territorio, contribuendo a modellare il percorso di questa catena lungo una virtuosa spirale di evoluzione del settore ambientale pugliese. La filosofia che guida le persone di CISA rimane sempre la medesima: vedere il rifiuto non come un elemento di scarto di cui disfarsi, ma una preziosa risorsa da valorizzare e da trasformare in energia. Infatti l'impresa, anche attraverso le società progetto di CO.GE.AM., un consorzio di aziende costituito in partnership con il gruppo Marcegaglia e che si occupano da anni di ambiente, opera nel settore della trasformazione del rifiuto in CSS, un combustibile utilizzabile per la produzione di "energia elettrica da fonti rinnovabili".

L'azienda pugliese gestisce, tra gli altri, a servizio del territorio regionale un impianto complesso di trattamento di rifiuti solidi urbani per la biostabilizzazione, selezione e produzione di combustibile solido secondario. Tale impianto si dota delle più moderne tecnologie nel campo del monitoraggio e della protezione ambientale per una gestione dei rifiuti ottimizzata e valorizzata.

L'intervista di affaritaliani.it ad Antonio Albanese, Amministratore Delegato CISA

20 anni di presenza a Ecomondo-The Green Technology Expo. Quanto è importante per voi partecipare a questa manifestazione? 

Siamo presenti a Ecomondo da ormai 20 anni perché rappresenta l'evento più importante in Italia per i player che operano nel settore dei rifiuti e soprattutto per l'economia circolare. Per noi è fondamentale essere qui, anche per stringere relationship a livello nazionale e internazionale perché ad oggi Ecomondo attira player provenienti da tutta l'Europa. Ecomondo è interconnessione.

Qual è il vostro ruolo nella catena di valorizzazione del rifiuto?

CISA, anche attraverso il Consorzio CO.GE.AM., gestisce in Puglia e Campania una serie di impianti che partendo da quello che viene chiamato rifiuto "tal quale" (che deriva come residuo a valle della raccolta differenziata svolta dai cittadini) hanno il potenziale di trasformarlo in combustibile secondario per poterlo valorizzare in impianti dedicati. In questo momento di crisi energetica a livello mondiale, abbiamo sicuramente un ruolo importantissimo in quella che è l'economia circolare.

Tutela del territorio e sostenibilità: qual è la visione di CISA e come contribuite alla ricerca?

Già da anni abbiamo avviato una serie di interlocuzioni e partnership con il Consiglio Nazionale di Ricerca (CNR) per la realizzazione di iniziative a tutela del territorio. In particolare, abbiamo appena siglato un accordo per lo spin-off di una compagine di ricercatori del CNR al fine di implementare quelle che sono le attività sul fitorimedio. Già dal 2013, grazie a un altro accordo, siamo riusciti a decontaminare terreni inquinati da metalli pesanti attraverso la piantumazione di particolari specie arboree (nel caso specifivo quella dei pioppi). Inoltre, abbiamo avviato un progetto di ricerca, sfociato poi nell'ottenimento di un brevetto a livello mondiale sul processo industriale (che stiamo proponendo ai grossi player per il trattamento dei reflui urbani) che permette di ridurre la produzione di fanghi prodotti dalla depurazione dei reflui urbani fino al 70%. Si tratta di un processo altamente innovativo che sta riscontrando molto interesse e che permetterà nel futuro di ridurre notevolmente la produzione di fanghi da reflui civili. 

Il nuovo impianto di Giugliano potrebbe rappresentare una grande svolta per lo smaltimento, perché come ha detto Vincenzo De Luca "ripulirà la Campania di 4 milioni e mezzo di tonnellate di ecoballe accumulate nel corso dei decenni". Di cosa si tratta?

Noi riteniamo il rifiuto una importante risorsa: proprio in questi giorni stiamo avviando questo grandissimo impianto in provincia di Napoli, che ha la mission di recuperare le famose ecoballe stoccate lì da 20 anni, per riciclarle e donare loro una seconda vita. Preciso che questi sono rifiuti che altrimenti sarebbero stati seppelliti in discarica o inceneriti, ma noi vogliamo recuperarli.

CISA si rivolge però anche al mondo della formazione: quali iniziative in tal senso?

Esatto, siamo tra i pochissimi qui a Ecomondo a fare formazione e informazione. Il 10 novembre, presso lo stand di CISA, abbiamo consegnato delle piantine ai bambini di una scuola elementare di Rimini, perché riteniamo che siano loro i precursori dell'ecologismo di domani, avranno loro il compito di proteggere l'ambiente e preservarlo, e possono imparare già da oggi. Abbiamo donato loro queste piantine con l'augurio e l'auspicio che le piantino nei loro giardini di casa, prendendosene cura giorno dopo giorno. Tra un anno, potranno tornare qui a Ecomondo, accolti nel nostro stand, a mostrare le foto delle piantine cresciute e curate.