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Intesa Sanpaolo, Ricerca Nazionale 2025 sulle Società Benefit: crescita e impatto sociale per le imprese italiane
La ricerca evidenzia anche una crescita significativa del numero di Società Benefit, salito a 5.309 al 30 settembre 2025, con un incremento del 22% rispetto all’anno precedente

Intesa Sanpaolo presenta la Ricerca Nazionale 2025 sulle Società Benefit: aumento del 22% delle imprese, maggiore investimento sociale e ambientale
Durante l’evento “Un’ondata di innovazione”, a Milano è stata presentata la nuova edizione della Ricerca Nazionale sulle Società Benefit 2025, realizzata con il contributo di NATIVA, il Research Department di Intesa Sanpaolo, InfoCamere, l’Università di Padova, la Camera di commercio di Brindisi-Taranto e Assobenefit. La ricerca offre uno sguardo aggiornato sullo sviluppo delle Società Benefit in Italia, mettendo in luce il ruolo crescente di queste imprese come motore di innovazione e di sostenibilità per il sistema economico nazionale.
I dati raccolti su un campione di oltre 300 Società Benefit e più di 550 imprese non-benefit mostrano come le aziende aderenti al modello Benefit si distinguano per l’attenzione agli impatti sociali e ambientali. Un quinto delle Società Benefit destina più del 5% del fatturato a iniziative di beneficio comune, contro il 6% delle non-benefit, mentre quasi la metà integra valutazioni di impatto ambientale e sociale in tutti i processi decisionali, rispetto al 23% delle altre imprese. Il modello Benefit si traduce anche in vantaggi interni significativi: tre aziende su quattro rilevano un aumento della soddisfazione dei dipendenti, con un maggiore senso di appartenenza e una migliore qualità dell’ambiente di lavoro.
L’adozione del modello Benefit, inoltre, rafforza il posizionamento delle imprese sul mercato e migliora le relazioni con la comunità locale, confermando la capacità delle Società Benefit di creare valore condiviso. Gli statuti delle aziende mostrano un forte orientamento verso finalità sociali, che rappresentano il 55% delle missioni di beneficio comune dichiarate, mentre il restante impegno si concentra su ambiente e governance. La ricerca evidenzia anche una crescita significativa del numero di Società Benefit, salito a 5.309 al 30 settembre 2025, con un incremento del 22% rispetto all’anno precedente e un valore della produzione annuale pari a 67,8 miliardi di euro.
L’analisi degli statuti ha permesso di identificare oltre 23.000 finalità specifiche, con particolare attenzione ai diritti umani e alle relazioni con la comunità, alla diversità e all’inclusione delle persone, e alla diffusione del modello Benefit. La classificazione ESG conferma come il 77% delle imprese abbia adottato almeno una finalità materiale, coerente con i fattori critici per le performance di sostenibilità del settore, e come nelle aziende di grandi dimensioni ci sia una forte coerenza tra gli impegni statutari e le attività effettivamente realizzate, con l’85% delle azioni censite che ha raggiunto gli obiettivi prefissati nelle Relazioni di Impatto.
Tra le novità della Ricerca 2025 spicca la creazione del primo Dizionario dell’Impatto delle Società Benefit, strumento pensato per tradurre le finalità di beneficio comune in piani operativi concreti e supportare la diffusione del modello in Italia. La ricerca conferma così come le Società Benefit non rappresentino solo una formula giuridica, ma un vero e proprio approccio strategico in grado di generare valore economico, sociale e ambientale, rafforzando la cultura della sostenibilità e dell’innovazione all’interno del tessuto imprenditoriale italiano.
