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JAKALA, concluso un nuovo 'Digital Coffee': focus su IA applicata ai media dei grandi brand
Guffanti (JAKALA): "Tramite l'IA analizziamo l’efficacia delle campagne pubblicitarie e ottimizza gli algoritmi, concentrando gli sforzi sulle aree territoriali con una maggiore penetrazione di target in linea con il DNA del brand"
JAKALA Digital Coffee: l'Intelligenza Artificiale rivoluziona la pianificazione media digitale e l'accesso ai dati per i grandi brand
Si è tenuto oggi a Palazzo Mellerio un nuovo appuntamento del ciclo JAKALA Digital Coffee, dedicato al tema "Media intelligenti: l'AI come boost per ottimizzazione e accesso al dato". L’evento ha riunito esperti di settore, professionisti del marketing e rappresentanti di fondi di investimento per discutere l’impatto crescente dell’Intelligenza Artificiale nella pianificazione media digitale. A guidare il confronto è stato Amedeo Guffanti, Global Managing Director della Business Line Digital & Media di JAKALA, con la moderazione di Andrea Cabrini, direttore di Class CNBC.
Il dibattito ha posto l’accento sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale come strumento di trasformazione del settore media e delle strategie di comunicazione dei grandi brand. Attraverso l’AI, è possibile ottimizzare le campagne pubblicitarie, migliorare l’accesso ai dati e rispondere in maniera rapida ed efficace ai nuovi trend di mercato. L’AI, grazie all’integrazione con i dati provenienti da piattaforme consolidate e da CRM, sta rivoluzionando la precisione delle strategie pubblicitarie. I miglioramenti tecnologici consentono ora di considerare variabili articolate, come le differenze sociodemografiche tra aree geografiche, che prima erano difficilmente utilizzabili nelle pianificazioni.
Come sottolineato durante l'evento, l'IA agisce come un assistente potente e versatile, in grado di accelerare l'analisi dei dati e ottimizzare le strategie aziendali. Nel contesto bancario, l'attenzione è rivolta alla sicurezza dei dati e alla fiducia dei clienti, ma l'IA offre nuove possibilità per migliorare l'efficienza operativa e la personalizzazione dei servizi. Allo stesso modo, nel marketing, l'introduzione di tecnologie IA ha reso possibili campagne sempre più mirate e precise, dove il ruolo umano resta fondamentale per garantire qualità e coerenza nei messaggi. Questa collaborazione tra tecnologia e competenze umane sta già trasformando il modo in cui aziende e istituzioni operano, ponendo le basi per un futuro più dinamico e interconnesso.
Durante l'incontro, i partecipanti hanno evidenziato come l'AI stia migliorando l'efficacia delle campagne pubblicitarie, aumentando i volumi e riducendo i costi di acquisizione per i brand. Questo grazie all’utilizzo di algoritmi che permettono di indirizzare i messaggi pubblicitari a target specifici, riducendo la dispersione del messaggio e aumentando la probabilità di conversione.
La tavola rotonda, che ha visto la partecipazione di Marco Caradonna Co-founder & General Partner di BlackSheep, Davide Giannini, Head of Digital Marketing di Banco BPM, Raffaele Pastore, General Manager di UPA, Emanuela Pignataro, CEO di Lanieri, e Mascia Salucci, Head of Digital di MSC Cruises, ha sottolineato come l’adozione dell’AI stia contribuendo a una maggiore competitività, rendendo le campagne più efficienti e migliorando l’esperienza dei consumatori. I partecipanti hanno condiviso le loro best practice, evidenziando come l'uso di tecnologie avanzate stia trasformando le strategie di business e aprendo nuove prospettive per il settore media.
L'intervista di affaritaliani.it a Amedeo Guffanti, Global Managing Director della Business Line Digital & Media di JAKALA
"Jakala ritiene che l’Intelligenza Artificiale rappresenti una rivoluzione già in atto. Quattro anni fa, abbiamo iniziato a utilizzare dati territoriali e oggi raccogliamo dati anonimi, privi di informazioni personali, che descrivono ad esempio il costo al metro quadro di un'area, il tipo di accesso alla rete, l’utilizzo dell’energia e le abitudini di consumo, come la propensione all'acquisto con carta di credito. Questi dati, insieme a centinaia di altre variabili, ci permettono di studiare in modo approfondito il territorio", ha dichiarato Amedeo Guffanti, Global Managing Director della Business Line Digital & Media di JAKALA, ai microfoni di affaritaliani.it.
Guffanti ha continuato: "Abbiamo sviluppato, anche attraverso acquisizioni di tecnologie estere, una piattaforma in grado di integrarsi con canali come Google, Meta e altre grandi piattaforme pubblicitarie. Questa tecnologia analizza l’efficacia delle campagne pubblicitarie e ottimizza gli algoritmi, concentrando gli sforzi sulle aree territoriali con una maggiore penetrazione di target in linea con il DNA del brand. Ogni brand ha una sua identità unica e un potenziale cliente specifico, e la nostra soluzione si adatta a queste differenze".
"Sempre più brand stanno iniziando a condividere in modo anonimo parte dei loro dati sui clienti, il che ci consente di identificare le aree in cui si trovano persone simili a questi consumatori. Questo permette di concentrare gli algoritmi su quelle aree geografiche, portando a un incremento di efficienza per i nostri clienti. Tutto ciò è reso possibile grazie all'utilizzo dell’AI di prima e seconda generazione", ha concluso Guffanti.
L'intervista di affaritaliani.it a Emanuela Pignataro, CEO di Lanieri
A margine dell'evento Emanuela Pignataro, CEO di Lanieri, ai microfoni di affaritaliani.it, ha commentato: "Noi rappresentiamo un po' la 'pecora nera' nel mondo della moda, essendo nativi digitali. Anche se il digitale potrebbe sembrare in contrasto con la tradizione sartoriale, siamo stati tra i primi a combinare innovazione e tradizione, realizzando abiti su misura completamente personalizzati. Abbiamo sempre creduto nella forza della tecnologia: siamo partiti con un configuratore 2D, evolvendoci poi in un configuratore 3D. Per questo, l'Intelligenza Artificiale, in particolare quella generativa, rappresenta per noi un ulteriore passo avanti nell'innovazione".
"Crediamo che questa tecnologia possa supportare le aziende nell'analisi e nella gestione dei dati, accorciando i tempi decisionali e fornendo informazioni preziose per le scelte di business. Allo stesso tempo, può migliorare l'esperienza dell'utente, diventando un assistente nelle scelte del cliente e offrendo un supporto personalizzato", ha concluso Pignataro.
L'intervista di affaritaliani.it a Marco Caradonna Co-founder & General Partner di BlackSheep
Marco Caradonna Co-founder & General Partner di BlackSheep, ai microfoni di affaritaliani.it, ha chiosato: "Il fondo BlackSheep è un fondo di investimento con una dotazione di 50 milioni di euro, focalizzato sul capitale di ventura. Si concentra su un settore molto specifico: le tecnologie applicate al marketing e all’advertising, noto con l’acronimo MADTECH. Queste sono tecnologie B2B che permettono alle aziende di gestire e ottimizzare le loro iniziative di marketing, ed è proprio per questo scopo che il fondo è stato creato tre anni fa. La dotazione proviene da investitori italiani, tra cui CDP e il Ministero dello Sviluppo Economico. Investiamo capitali per accelerare questa trasformazione, con l’obiettivo di automatizzare e rendere più efficienti attività tradizionalmente svolte manualmente".
Caradonna ha concluso: "BlackSheep investe in start-up che hanno superato la fase iniziale dell'idea, ovvero in fase seed, post-seed, serie A e serie B. Si tratta di aziende che hanno già sviluppato un prototipo e iniziato a generare fatturato. In particolare, ci concentriamo su società che già fatturano circa un milione di euro e che sono pronte a scalare la propria tecnologia per diffonderla a livello globale. Gli investimenti variano tra 1 e 5-6 milioni di euro, con un processo di selezione basato sull’analisi dei dati e il confronto con i principali player del mercato. Tuttavia, la decisione finale viene sempre presa dal comitato di investimento, composto da persone che valutano non solo i numeri, ma anche la qualità del team, considerato un elemento cruciale, oltre alla forza dell’idea o del prodotto".
L'intervista di affaritaliani.it a Davide Giannini, Head of Digital Marketing di Banco BPM
Ai microfoni di affaritaliani.it, Davide Giannini, Head of Digital Marketing di Banco BPM, ha dichiarato: "La banca è un settore in cui queste tecnologie possono trovare la loro massima espressione. L'approccio della banca è ragionato e attento, poiché si riconosce il potenziale dell'Intelligenza Artificiale, ma anche i rischi associati, considerata la gestione dei dati di molte persone, la fiducia che ripongono, i loro investimenti e risparmi. Nell'ambito del digital marketing, stiamo testando con successo l'IA per l'ottimizzazione delle comunicazioni e la gestione del sito".
"Rispetto ad altre tecnologie del passato, la vera novità dell'IA è che si configura come un assistente voluto, dove l'essere umano resta al centro delle decisioni. Al momento, almeno nel nostro settore, l'IA non governa nulla autonomamente. Le comunicazioni vengono redatte in collaborazione con l'IA, ma è sempre una persona a verificare il contenuto e decidere se utilizzarlo. Ci siamo già resi conto che il nostro modo di lavorare sta cambiando: tutto diventa più veloce ed efficiente, poiché l'IA offre una capacità di analisi e sintesi che velocizza sia la raccolta delle informazioni sia l'elaborazione editoriale. Questa novità porterà sicuramente a un'evoluzione delle competenze di chi lavora non solo in banca, ma in tutti i settori. Stiamo assistendo a un cambiamento epocale nell'esperienza d'uso", ha concluso Giannini.