JAKALA, Retail Summit 2025: commercio in crescita tra nuove aperture e rivoluzione AI - Affaritaliani.it

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JAKALA, Retail Summit 2025: commercio in crescita tra nuove aperture e rivoluzione AI

Di Dio Roccazzella (JAKALA): “Il nostro Center of Excellence Internazionale sull’AI aiuta le aziende a migliorare efficienza e coinvolgimento”

di Federica Toscano

Retail Summit 2025, concluso oggi l’evento di JAKALA, Confimprese e Tig-The Innovation Group sul futuro del retail: occupazione in crescita e sfida all’innovazione

Si è tenuto a Baveno, sul Lago Maggiore, l’annuale Retail Summit, promosso da JAKALAConfimprese e The Innovation Group, che ha acceso i riflettori sul futuro del commercio organizzato in Italia. Al centro dell’evento, i dati aggiornati del Centro Studi Confimprese che hanno offerto una fotografia rassicurante: il mercato si mostra sostanzialmente stabile e conferma i piani di sviluppo annunciati a inizio 2025.

L’analisi semestrale condotta sull’intera base associativa, equamente distribuita tra ristorazione, abbigliamento-accessori e altri comparti del retail come casa, elettronica, telefonia e cura della persona, evidenzia un dato chiave: nonostante le tensioni geopolitiche e le difficoltà legate a guerre e conflitti commerciali, le aziende non hanno modificato le strategie di crescita delle proprie reti distributive nei tre principali settori. Una prova di resilienza e visione strategica che conferma la volontà di investire nel futuro, anche in un contesto complesso.

Secondo i dati presentati dal Centro Studi Confimprese, i settori manterranno i piani di espansione annunciati a inizio anno, con 5.580 nuove aperture previste entro dicembre 2025, equamente suddivise tra ristorazione (1.278), abbigliamento e accessori (2.282), e altri settori del retail come casa, elettronica, telefonia e cura della persona (2.020). Le nuove attività porteranno alla creazione di oltre 33mila posti di lavoro.

Le aziende retail”, ha dichiarato Mario Resca, Presidente Confimprese, “risentono in maniera minore del disorientamento in atto, in un decennio in cui abbiamo dovuto già fare i conti con diverse vulnerabilità, dalla pandemia alla crisi energetica, al ritorno dell’inflazione, ai conflitti alle porte dell’Europa. Ritengo che i dati emersi si mantengano in linea con il 2024 e non mostrino cali evidenti”. Resca ha inoltre rivolto un appello al Governo: “Deve fare la sua parte a cominciare dall’abbattimento del cuneo fiscale, da incentivi per assumere la manodopera, anche a chiamata, in un settore labour intensive come il retail, e dal contenimento del costo dell’energia, che è altissimo per la ristorazione”.

Se da un lato il numero di nuove aperture rimane stabile rispetto al 2024, i consumi restano deboli: nei primi quattro mesi dell’anno si è registrato un calo del -2,0% rispetto allo stesso periodo del 2024, seppur in miglioramento rispetto al -3,0% del primo trimestre. A maggio il dato è quasi in pareggio, con un -0,2%, segno di una lenta ripresa trainata in particolare dalla ristorazione.

Parallelamente, il settore guarda con sempre maggiore attenzione all’Intelligenza Artificiale come leva strategica di sviluppo. “In un contesto in continua evoluzione, i retailer che riescono a tenere in equilibrio due forze solo in apparenza opposte, efficienza ed engagement, sono quelli che stanno costruendo la loro crescita futura”, ha spiegato Marco Di Dio Roccazzella, Shareholder & General Manager di JAKALA. “Il nostro Center of Excellence Internazionale sull’AI aiuta le aziende a migliorare efficienza e coinvolgimento attraverso supply chain ottimizzate, pricing dinamico e comunicazioni personalizzate”.

Un approccio condiviso anche da Emilio Mango, General Manager di The Innovation Group, che ha evidenziato il ruolo cruciale dell’AI nella trasformazione digitale: “La tecnologia digitale sta creando un altro momento di discontinuità, come già successo con Internet in passato. Come TIG, The Innovation Group siamo da sempre impegnati nell’analizzare questi fenomeni, per consentire a imprese e consumatori di non subire il cambiamento ma di guidarlo”.

Il Retail Summit 2025 ha registrato un incremento del 20% nel numero di partecipanti rispetto all’edizione precedente, segno di un crescente interesse per le dinamiche del settore e la volontà di affrontare insieme le sfide future.

L’intervista di Affaritaliani a Marco Di Dio Roccazzella, Shareholder & General Manager di JAKALA

A margine dell’evento, Marco Di Dio Roccazzella, Shareholder & General Manager di JAKALA, ha dichiarato ai microfoni di Affaritaliani: “Abbiamo parlato non solo di strategia, ma anche di come rendere concrete le idee e generare performance nel retail. In particolare, abbiamo evidenziato le principali sfide che oggi il settore deve affrontare: da un lato, ottenere il massimo dell'efficienza attraverso l’ottimizzazione dei costi; dall’altro, aumentare il più possibile la connessione tra brand e consumatore finale, lavorando sulla customer experience. In sostanza, si tratta di coniugare efficacia ed efficienza, un equilibrio complesso da raggiungere nel contesto attuale”.

Probabilmente”, ha proseguito Di Dio Roccazzella, “l’Intelligenza Artificiale è il mediatore tra queste due grandi esigenze, che sembrano in contrasto tra loro. Dal punto di vista dell’efficienza, l’AI aiuta il retailer a operare su larga scala nella produzione di contenuti e materiali per comunicare con il consumatore finale, attraverso email, siti web e agenti conversazionali. Consente inoltre di ottimizzare le operations nel customer service, migliorare la gestione dei prezzi con un impatto positivo sui margini (EBIT), e ridurre i costi di formazione del personale nei punti vendita”.

Dal punto di vista dell’efficacia, torna centrale il tema della iper-personalizzazione. L’AI permette finalmente ai direttori marketing di realizzare il grande sogno sempre inseguito: segmentare i consumatori e dialogare con ciascuno in modo personalizzato, grazie a una creatività scalabile. Questo rappresenta senza dubbio uno degli aspetti più rilevanti. Abbiamo anche approfondito il tema del Customer Value Management, ovvero come aumentare il valore del cliente attraverso un approccio agentico, già lanciato da Jakala nei mesi scorsi. Si tratta di un insieme coordinato e olistico di modelli che permette di gestire l’intero ciclo di vita del cliente: ottimizzare l’acquisizione, migliorare la retention, ridurre il churn, segmentare con precisione, dialogare efficacemente e massimizzare tutte le attività di post-vendita”, ha affermato Di Dio Roccazzella.

Infine, abbiamo parlato dell’introduzione di agenti conversazionali nei programmi di loyalty, per rendere l’interazione tra brand e consumatore più fluida e naturale, basata sui canali più comodi per il cliente, come ad esempio la voce” ha poi concluso Di Dio Roccazzella.

 

L’intervista di Affaritaliani a Mario Resca, Presidente Confimprese

Mario Resca, Presidente di Confimprese ha dichiarato ai microfoni di Affaritaliani: “Abbiamo parlato innanzitutto dell’incertezza internazionale, che colpisce anche l’Italia e influisce negativamente sulla fiducia dei consumatori. Da ormai sei o sette mesi, a causa dell’inflazione e dell’aumento dei prezzi, assistiamo a un rallentamento significativo dei consumi. In un contesto di instabilità come quello attuale, è inevitabile. L’unico settore che si dimostra resiliente è la ristorazione, che rappresenta anche una buona parte degli associati di Confimprese, ben rappresentati all’interno della nostra organizzazione”.

Nonostante tutto, il clima tra le imprese è di fiducia nel futuro. Le nostre aziende – le principali catene retail italiane e internazionali presenti nel Paese – confermano gli investimenti già messi a budget lo scorso anno, compresi i piani di nuove aperture per il 2025. Questo è un segnale importante: non si registra alcun rallentamento né blocco degli investimenti. Anzi, assistiamo anche all’ingresso di nuove catene internazionali sul nostro mercato” ha affermato Resca.

Tuttavia, resta il nodo della burocrazia italiana, che rappresenta ancora un ostacolo per chi vuole fare impresa nel nostro settore. Il retail, infatti, è ancora poco considerato dalle istituzioni, nonostante sia un comparto ad alta intensità di manodopera, capace di creare posti di lavoro nei servizi, dalla ristorazione al commercio al dettaglio. In questo senso” ha proseguito Resca, “abbiamo ricevuto un messaggio incoraggiante dal Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che ha dimostrato di comprendere l’importanza del commercio per il sistema Paese. Il retail è strettamente legato al territorio, ma le nostre catene italiane iniziano finalmente a espandersi all’estero, portando con sé l’italianità non solo nella ristorazione, ma anche nella moda, nell’arredo e nello stile per la casa”.

In Italia, però, lo sviluppo è ancora ostacolato dalla fiscalità e dall’alto costo del lavoro. È vero che i salari nel nostro settore non sono ancora allineati alla media europea, ma è altrettanto vero che il costo complessivo per il datore di lavoro resta troppo elevato. Servirebbero quindi misure che liberino energie e risorse da parte delle istituzioni. Se le istituzioni decidessero di guardare con attenzione al retail organizzato – che opera con logiche di impresa, investimenti, sviluppo territoriale, innovazione e nuove tecnologie – potrebbero contribuire a sbloccare un grande potenziale. Le catene italiane, del resto, sono dinamiche e creative, capaci di generare valore” ha dichiarato Resca.

Oggi Confimprese è cresciuta molto. Nonostante la crisi dell’associazionismo, gode di buona salute. Proprio ieri, durante il Consiglio Direttivo, abbiamo approvato l’ingresso di nuovi associati. Il clima, tutto sommato, è positivo e siamo fiduciosi per il futuro, anche se il momento presente non è tra i più facili”, ha poi concluso Resca.

 

L’intervista di Affaritaliani a Francesco Riganti, Direttore Marketing di Mondadori

Francesco Riganti, Direttore Marketing di Mondadori, ha dichiarato ai microfoni di Affaritaliani: “Il Retail Summit di oggi ci sta offrendo moltissimi spunti di riflessione sul ruolo e sulle opportunità che la tecnologia può offrire a noi retailer. Cosa emerge, dal nostro punto di vista? Emerge che la tecnologia è in continua evoluzione e cambiamento. Come accaduto anche in passato, si tratta di una tecnologia che, a lungo andare, diventa accessibile a tutti”.

Dove si gioca allora la vera differenza? Nella capacità di integrare efficacemente la tecnologia all’interno dei processi, delle attività e dell’esperienza che viene costruita insieme al cliente. Ma anche, e soprattutto, nella qualità dell’interazione umana. Nel nostro caso, quello delle librerie, è proprio l’unione tra la dimensione umana e quella fisica che dà significato alla tecnologia” ha affermato Riganti.

Siamo convinti che il digitale abbia offerto numerose opportunità: basti pensare alla vendita online attraverso l’e-commerce o alla possibilità di creare e gestire relazioni tramite i social media. Il digitale”, ha proseguito Riganti, “rappresenta una dimensione virtuale, ma reale a tutti gli effetti, un’alternativa valida. Tuttavia, noi crediamo che la fisicità debba svolgere un ruolo diverso e complementare: non soltanto quello di punto vendita, ma quello di luogo di riferimento, dove si vivono esperienze uniche e distintive, impossibili da replicare nel mondo digitale”.

Nel nostro ambito, il cuore di tutto è la connessione umana. Nelle librerie, questo si traduce nella relazione tra i librai e i clienti, tra lettori, e tra lettori e autori. È proprio quando entra in gioco la componente umana che si crea il vero valore e si fa davvero la differenza” ha affermato in conclusione Riganti.