Sui Millennials si è detto e scritto di tutto e di più: le etichette che si sono visti affibbiare in questi anni sono molteplici. Eppure, oggi si guarda a loro per una nuova ricostruzione: sono loro, i giovani adulti tra i 25 e i 40 anni, che dovranno ripensare il nostro mondo.
Il mondo dei millennials è quanto mai sfaccettato. In Cina, ad esempio, i millennials guidano lo sviluppo economico del paese, grazie anche ad una maggiore ricchezza economica rispetto alle generazioni precedenti, ma nei mercati più consolidati, come ad esempio in Europa, l’età media più alta della popolazione è un elemento che ben rappresenta il minor impatto dei millennials nella crescita del loro paese. Un disequilibrio che limita l’innovazione tecnologica e la flessibilità delle economie più statiche.
Costretti ad affrontare una seconda crisi mondiale dopo quella dei primi anni 2000, i millennials di tutto il mondo sono obbligati a ripensare ai valori essenziali della vita: sicurezza, salute, stabilità prendono il posto dei sogni adolescenziali. Dai brand pretendono lo stesso approccio essenziale e pragmatico. Anche la beauty routine diventa un momento imprescindibile della realtà, una risposta alle necessità della vita di tutti i giorni. Possono cambiare le modalità e gli strumenti scelti tra gli under-30 e gli over-35, ma è comune la ricerca di esperienze reali, abbandonando vuoti ritornelli pubblicitari. Seguono marchi immersi nella loro stessa quotidianità, per condividere difficoltà e trovare soluzioni essenziali, sia per il benessere e la cura di sé, sia per ritrovare l’armonia e l’equilibrio con gli altri.
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