Corporate - Il giornale delle imprese
Leonardo, al primo semestre 2025 ricavi a €8,9 miliardi e utile netto a €273 milioni
Cingolani (Leonardo): "I risultati raggiunti nel primo semestre del 2025 evidenziano una solida prospettiva industriale del Gruppo con un ulteriore calo dell’indebitamento"

Leonardo cresce nel primo semestre 2025: ricavi a €8,9 miliardi con utile netto a €273 milioni ed EBITA a €581 milioni
Il Consiglio di Amministrazione di Leonardo ha approvato i risultati del primo semestre 2025, confermando un andamento positivo per il Gruppo in tutti i principali indicatori. La società ha registrato ordini per 11,2 miliardi di euro, in crescita del 9,7% a perimetro omogeneo, grazie alla spinta dei settori Elettronica per la Difesa, Aeronautica (+53,4%) e Cyber & Security Solutions. Il portafoglio ordini ha così raggiunto quota 45 miliardi, garantendo una copertura produttiva superiore a 2,5 anni. Il book-to-bill si attesta a 1,3x.
I ricavi hanno raggiunto quota 8,9 miliardi di euro, in aumento del 12,9% su base comparabile, trainati da tutte le aree di business nonostante la cessione del comparto Underwater Armaments & Systems (UAS), completata a inizio anno. L’EBITA si attesta a 581 milioni, in crescita del 15% isoperimetro, con un contributo decisivo dagli Elicotteri e dall’Elettronica per la Difesa, che hanno compensato le difficoltà temporanee del segmento Aeronautica, penalizzato dal previsto andamento delle Aerostrutture e della partecipata strategica GIE ATR.
In miglioramento anche il Risultato Netto Ordinario, che sale a 273 milioni di euro, con un incremento del 44,4% rispetto al primo semestre 2024, grazie anche a una riduzione degli oneri finanziari netti. Il Free Operating Cash Flow (FOCF), seppur ancora negativo per 408 milioni, migliora del 19% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, riflettendo l’efficacia delle azioni manageriali e il normale profilo stagionale di assorbimento di cassa nei primi sei mesi.
Un ulteriore segnale positivo arriva dalla riduzione dell’indebitamento netto, che scende a 2,173 miliardi di euro, in calo del 27,6% rispetto a giugno 2024. Un risultato favorito anche dalla cessione del business UAS, che ha generato un corrispettivo di circa 446 milioni di euro.
Alla luce di questi risultati e delle prospettive di acquisizione di nuovi ordini nella seconda metà dell’anno, Leonardo ha rivisto al rialzo la guidance 2025: gli ordini attesi salgono da 21 miliardi a un intervallo compreso tra 22,25 e 22,75 miliardi, mentre il FOCF è ora stimato tra 920 e 980 milioni (rispetto agli 870 milioni precedenti). In calo anche l'indebitamento netto previsto a fine anno, che passa da 1,6 miliardi stimati a circa 1,1 miliardi, anche per effetto dello slittamento al 2026 di alcune operazioni M&A. Restano invece confermate le previsioni su ricavi (ca. 18,6 miliardi) ed EBITA (ca. 1,66 miliardi).
Il Gruppo sottolinea come il buon andamento del semestre risulti ancora più significativo considerando l’assenza del contributo del business UAS e un contesto geopolitico che continua a sostenere la domanda globale di sicurezza e difesa.
“L’esecuzione del Piano Industriale prosegue lungo le linee strategiche individuate. I risultati raggiunti nel primo semestre del 2025 evidenziano una solida prospettiva industriale del Gruppo con un ulteriore calo dell’indebitamento, a conferma della bontà del lavoro svolto. Sulla base della performance del primo semestre e delle prospettive di crescita abbiamo rivisto al rialzo le guidance 2025, individuando nuovi target a livello di ordini, FOCF e indebitamento netto”, ha dichiarato Roberto Cingolani, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Leonardo.
“Stiamo costantemente migliorando il nostro posizionamento competitivo sui mercati domestici e internazionali, confermandoci sempre più come player di riferimento all’interno del processo di consolidamento dell’industria della Difesa. Avanza lo sviluppo delle JV con Rheinmetall e Baykar. Il programma GCAP è entrato nella fase operativa. Grazie alle recenti operazioni di M&A in ambito cyber security, abbiamo compiuto un ulteriore passo per ampliare il nostro portafoglio prodotti, per citare le ultime iniziative intraprese relative alla crescita inorganica”, ha concluso Cingolani.