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Economia
PopBari, altolà Ue sugli aiuti di Stato.Il conto per le banche sale a 1,17 mld

Le banche italiane consorziate nel Fitd verseranno 1,17 miliardi per il salvataggio della Popolare di Bari. Lo annuncia un comunicato del Fondo presieduto da Salvatore Maccarone. Sale quindi nettamente il conto rispetto ai 700 milioni ipotizzati a dicembre dopo il commissariamneto della banca. Il fabbisogno complessivo per la ricapitalizzazione e' di 1,6 miliardi e Mediocredito Centrale mettera' solo 430 milioni ma otterra' il controllo della banca. Il Fondo interbancario ha quindi deliberato di mettere a disposizione degli attuali azionisti, a titolo gratuito, un numero di azioni corrispondenti a 30 milioni di euro. 

L'intervento a favore dei soci attuali della Popolare di Bari, spiega il presidente del Fondo Salvatore Maccarone interpellato da Radiocor, riguardera' esclusivamente i soci retail della banca e "in parte andra' a compensare il pregiudizio che hanno subito nel rapporto con la banca" e in parte anche a favorire la loro presenza nell'assemblea, a fine giugno, che dovra' deliberare la trasformazione in spa propedeutica alla ricapitalizzazione.

La nota del Fondo interbancario spiega che il risanamento della banca "e' reso possibile dall'intervento determinante del Fitd, nell'ambito della propria funzione di concorrere alla stabilita' del sistema bancario italiano, con risorse rese disponibili - nonostante la gravita' della situazione attuale - dalle 151 banche consorziate". Il Fitd provvedera' alla copertura delle perdite e alla ricostituzione del capitale della banca congiuntamente a Medicredito centrale, al quale le azioni del Fondo saranno interamente trasferite a un prezzo simbolico".

Sempre secondo quanto ha spiegato Radiocor, dietro al conto salato presentato alle banche italiane per il salvataggio della Popolare di Bari c'e' l'ennesimo 'no' della Dg Comp Ue. L'intervento pubblico previsto con il decreto approvato dal Governo a dicembre sarà di conseguenza pià che dimezzato: l'impegno massimo previsto dalla legge era di 900 milioni, quello preventivato di 700 milioni ma alla fine l'opposizione dei funzionari che fanno capo alla struttura guidata dal Commissario Margrethe Vestager ha fermato l'asticella a 430 milioni.

Il Mediocredito Centrale, e' il ragionamento imposto da Bruxelles all'Italia deve effettuare un intervento di mercato per rispettare i paletti degli aiuti di Stato. Il problema e' stato nel tasso di rendimento dell'investimento di Mcc calcolato da Bruxelles: 9,5%. Un tasso che quindi ha portato al netto ridimensionamento dell'importo dell'intervento della banca pubblica guidata da Bernardo Mattarella a scapito delle altre banche private concorrenti della Bari.

Il Fondo interbancario, dopo aver ripianato le perdite e ricostituito il capitale, cederà le azioni della Popolare di Bari a Mcc al prezzo di 1 euro. Mcc alla fine avra' il 97% del capitale e le banche avranno bruciato nel salvataggio 1,17 miliardi evitando però una rovinosa liquidazione.

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