Portogallo, comunisti e socialisti bocciano l'austerità di Coelho. Cade il governo - Affaritaliani.it

Economia

Portogallo, comunisti e socialisti bocciano l'austerità di Coelho. Cade il governo

Il Parlamento del Portogallo, come da attese, ha sfiduciato il Governo di Pedro Passos Coelho. Il programma del leader conservatore e' stato respinto infatti da 123 parlamentari, mentre 107 hanno votato a favore. Ora il presidente Anibal Cavaco Silva dovra' decidere se nominare primo ministro il leader dell'opposizione ed ex sindaco di Lisbona, Antonio Costa.

Nel frattempo infatti il Partito Socialista, il Partito Comunista e il Blocco di Sinistra hanno siglato un accordo di legislatura che li candida a formare il nuovo Governo. "Sara' ora difficile per il presidente della repubblica scegliere l'opzione dello scioglimento delle camere, lasciando in carica per sei mesi un esecutivo di ordinaria amministrazione", sottolineano gli economisti di Intesa Sanpaolo. Per gli esperti "il patto di legislatura ha contenuti potenzialmente dirompenti per gli equilibri fiscali. Si prevede la fine delle misure di riduzione del deficit pubblico, il ripristino dell'indicizzazione delle pensioni, la reintroduzione dei sussidi per le famiglie povere, la soppressione del taglio del 10% ai salari dei funzionari pubblici oltre 1.550 euro, un aumento del 20% del salario minimo entro il 2018, il ripristino di 4 giornate festive, penalizzazioni dei contratti di lavoro a termine, vari sgravi fiscali e blocco delle privatizzazioni".

Nel 2016 il fabbisogno finanziario del Portogallo e' stimato in ben 20,2 mld, di cui 7 per scadenze di titoli e 10 per rimborsi anticipati all'Fmi, che dovevano essere coperte con le privatizzazioni per 2,7 miliardi e con emissioni di debito per 18 miliardi. "Il rischio concreto", concludono gli esperti, "e' che l'intempestiva svolta statalista porti molto presto il Paese a schiantarsi contro il muro del rifinanziamento". Nel frattempo pero' alcuni investitori temono che un declassamento del Portogallo da parte dell'agenzia di rating Dbrs, l'unica a mantenere il Paese in investment grade, possa spingere la Bce a sospendere l'acquisto di bond lusitani come parte del programma di quantitative easing. Gli strategist di Societe Generale sottolineano che l'ultimo rapporto di Dbrs e' stato piuttosto vago riguardo ai fattori che potrebbero migliorare o peggiorare le valutazione sul Paese.

Questo indica "che le condizioni per un downgrade non sono state ancora raggiunte". Tuttavia, gli strategist non escludono la possibilita' di un outlook negativo. Venerdi' Dbrs rivedra' il suo rating su Lisbona. La sfiducia rimediata dal Governo conservatore di Coelho "sembra destinata ad alimentare nuovamente la spinta contro le politiche di austerita'" imposte dall'Europa e a provocare rialzi dei rendimenti obbligazionari, concludono gli esperti di Capital Economics, puntualizzando come "l'unica speranza sia quella che la crescente avversione all'austerita' possa a un certo punto portare le autorita' europee ad adottare un approccio piu' favorevole alla crescita".